Prerequisiti per affrontare la lezione su Leopardi
Per affrontare la lezione su Leopardi è necessario conoscere il Romanticismo.
Giacomo Leopardi è uno dei più grandi poeti della letteratura italiana e non solo. Nella raccolta dei Canti ci sono alcuni dei suoi più famosi capolavori, come L'infinito, che rientra nel gruppo dei piccoli idilli, e Il sabato del villaggio, uno dei grandi idilli. Ha scritto anche in prosa e le Operette morali sono l'espressione più compiuta della sua filosofia.
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Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798, primogenito di una famiglia nobile. Per i suoi studi si avvale della vasta biblioteca del padre, il conte Monaldo, e, come dice lui stesso, si immerge in uno "studio matto e disperatissimo" dal 1809 al 1816: così impara il latino, il greco, l'ebraico e altre lingue, ma nello stesso tempo compromette la sua salute precaria.
È inizialmente sostenitore del classicismo, ma poi si avvicina alla sensibilità romantica fino a diventarne uno dei principali rappresentanti. Con la conversione dal bello al vero, la poesia di immaginazione degli antichi lascia il posto a quella sentimentale, finché la delusione del soggiorno romano lo porta ad abbandonare la poesia per dedicarsi alle Operette morali.
Dopo i continui tentativi di evasione dall'ambiente recanatese, muore a Napoli nel 1837.
Per affrontare la lezione su Leopardi è necessario conoscere il Romanticismo.
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Nella mappa trovi le date fondamentali della vita di Giacomo Leopardi e le tre fasi del suo pensiero: Leopardi unisce al materialismo di derivazione illuministica un pessimismo inizialmente dovuto alla sua esperienza privata e poi sviluppato in un vero e proprio pensiero filosofico.
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Il capolavoro di Leopardi sono i Canti, raccolta della maggior parte delle liriche del poeta scritte tra il 1818 e il 1836.
Dopo le canzoni civili e filosofiche, c'è il gruppo dei piccoli idilli, tra cui L'infinito, La sera del dì di festa e Alla luna. Seguono i grandi idilli, come A Silvia, Il passero solitario, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. Poi il Ciclo di Aspasia dedicato a Fanny Targioni Tozzetti e infine La ginestra.
Negli anni del silenzio poetico seguito alla delusione del soggiorno romano, Leopardi scrive le Operette morali. Si tratta di 24 testi filosofici e satirici in forma di dialogo o novella in cui Leopardi esprime l'evoluzione del suo pensiero su natura e ragione. Tra queste, il Dialogo della Natura e di un Islandese, il Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare e il Dialogo di Plotino e di Porfirio.
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Per Leopardi l'uomo trova piacere solo nell'attesa del momento desiderato perché al suo sopraggiungere subentra la noia. È quindi l'immaginazione a permettere all'uomo di costruirsi l'illusione di un piacere che in realtà è irraggiungibile.
Questa teoria del piacere emerge chiaramente nella canzone Il sabato del villaggio, che fa parte dei cosiddetti grandi idilli. La poesia descrive l'atmosfera di attesa e preparazione al giorno di festa in un paese, un'atmosfera carica di aspettative, destinate però a essere deluse l'indomani. Così Leopardi evidenzia metaforicamente la fugacità della felicità dell'uomo, che non è altro che un'effimera illusione.
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Nel 2016 è uscito un libro di Alessandro D'Avenia dal titolo L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita. Leopardi, lo scrittore pessimista e sfortunato per antonomasia, è stato per D'Avenia un incontro fondamentale e ci invita a cercare le nostre passioni e a scoprire la nostra ragione di vita.
Il Leopardi che esce da queste pagine è un uomo affamato di felicità, che si interroga sul senso della sua esistenza, alla continua ricerca di qualcosa per cui valga la pena vivere. Interrogativi comuni a molti ragazzi e ragazze che quindi possono trovare nelle parole di Leopardi lo specchio delle proprie domande esistenziali e sentirlo meno lontano e distante di quanto si sia soliti pensare.
Come dice D'Avenia, "l’arte da imparare in questa vita non è quella di essere invincibili e perfetti, ma quella di saper essere come si è, invincibilmente fragili e imperfetti".
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