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Matilde Serao: vita e opere dell'autrice

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

La lezione che segue è un viaggio nella vita e nelle opere di Matilde Serao, una delle figure più significative della letteratura italiana del XIX e XX secolo.

Approfondiremo il percorso di questa scrittrice poliedrica, giornalista instancabile e autrice di opere che hanno affrontato con profondità e audacia temi sociali, umani e politici. Dalla sua formazione al suo impatto sulla scena letteraria, dalla sua visione dell’Italia alla sua eredità duratura: cominciamo!

La vita di Matilde Serao

Nata a Patrasso, in Grecia, nel 1856 da padre napoletano esiliato in quanto anti-borbonico e madre greca, crebbe a Napoli, dove conseguì il diploma di maestra e iniziò a lavorare come telegrafista. All’età di 26 anni si trasferì a Roma dove conobbe Edoardo Scarfoglio, con cui si sposò e fondò il Corriere di Roma, che però chiuse due anni più tardi.

Sin da giovane dimostrò un’innata passione per la scrittura, che la portò a collaborare con importanti giornali e riviste. Nel 1881 fondò con suo marito il quotidiano “Il Corriere di Roma“, che successivamente divenne “Il Mattino“. Il sodalizio si interruppe con il tradimento di lui e lo scandalo suscitato dal suicidio della sua amante: lasciata la figlia nata da questa relazione sull’uscio di casa Scarfoglio, la donna si tolse la vita.

Questa esperienza giornalistica le permise di esplorare una vasta gamma di argomenti e di sviluppare un profondo senso di osservazione sociale. Matilde si separò da Scarfoglio e nel 1903 fondò Il Giorno insieme a Giuseppe Natale, con il quale si sposerà dopo la morte del primo marito. Morì nel 1927, dopo essere stata candidata al Nobel per la Letteratura nel 1926.

Matilde Serao ha sfidato le norme sociali dell’epoca diventando una delle prime donne giornaliste e scrittrici di successo. Le sue opere hanno affrontato temi come l’emigrazione, la condizione femminile, la corruzione politica e la vita quotidiana del popolo.

Oltre alla sua produzione giornalistica, Matilde Serao ha scritto romanzi e racconti che offrono una prospettiva unica sulla società italiana del suo tempo. Tra le sue opere più note vi sono “Il paese di cuccagna“, “Foglie di libri” e “Il ventre di Napoli“, quest’ultimo particolarmente celebrato per la sua descrizione onesta e appassionata della vita nella Napoli del XIX secolo.

Le opere principali di Matilde Serao

Nel corso della sua prolifica carriera, la Serao ha esplorato le tensioni e le trasformazioni della società italiana emergente, con un particolare interesse per le dinamiche della vita urbana, le sfide delle donne e le contraddizioni del progresso moderno.

Tra le sue opere più celebri, “Il Ventre di Napoli” offre uno sguardo penetrante sulla vita nella metropoli meridionale, esponendo le ingiustizie e le disuguaglianze che permeavano la città. In “Fantasia”, Serao presenta una delicata esplorazione delle aspirazioni e delle frustrazioni delle donne in una società in rapida evoluzione, mentre in “Addio, Amore!” tratta la questione dell’amore e della passione in contrapposizione con le convenzioni sociali dell’epoca.

Un altro aspetto significativo della carriera di Serao è stata la sua attività giornalistica. Co-fondatrice del quotidiano “Il Mattino” insieme al marito Edoardo Scarfoglio, Matilde ha svolto un ruolo cruciale nel plasmare il discorso pubblico dell’Italia durante un periodo di profondi cambiamenti sociali e politici.

La sua abilità nel catturare la complessità dell’esperienza umana, insieme alla sua acuta consapevolezza sociale, ha reso le opere di Matilde Serao fondamentali per comprendere l’Italia del tardo XIX e inizio XX secolo. Non solo le sue storie hanno offerto intuizioni preziose sulla natura del cambiamento e del conflitto in un’era di trasformazione, ma hanno anche contribuito a definire il canone della letteratura italiana moderna, con un impegno costante per l’analisi profonda e l’espressione autentica.

Il giornalismo per Matilde Serao

Matilde Serao è la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un giornale. La sua esperienza di giornalista si riflette anche nei suoi romanzi, dove dimostra un’attenzione particolare per le questioni sociali. Frequentando ambienti colti, stringe amicizie con Giosuè Carducci, che la definisce “la più forte prosatrice d’Italia”, e Gabriele D’Annunzio, convincendoli a collaborare ai suoi giornali.

La sua carriera nel campo delle notizie rappresenta un capitolo fondamentale della sua vita, nel quale ha combinato il suo acuto senso di osservazione con un profondo impegno civico.

“Il Mattino” si è rapidamente affermato come uno dei principali giornali del Sud Italia, offrendo un punto di vista innovativo e spesso critico sulle questioni sociali, politiche ed economiche dell’epoca. Sotto la guida di Serao, il giornale non si è limitato a riportare le notizie, ma ha cercato di stimolare il dibattito e di promuovere una visione progressista della società.

Ma l’esperienza giornalistica di Matilde non si è fermata a “Il Mattino”. Dopo aver lasciato il giornale a causa di divergenze editoriali, ha fondato “Il Giorno” nel 1904, continuando a promuovere un giornalismo attento e critico. La sua redazione era caratterizzata da un profondo amore per Napoli, ma anche da una volontà di esporre le ingiustizie e di lottare per un futuro migliore.

Mappa mentale su Matilde Serao: vita e opere

Nella mappa trovi le date fondamentali della vita di Matilde Serao e le sue opere maggiori.

Nelle sue novelle e nei suoi romanzi trova espressione il Verismo di Napoli: Matilde denuncia il degrado dei quartieri poveri della città e accusa la politica che fa proclami e specula senza conoscere come stanno davvero le cose.

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