Giovanni Verga: vita e opere

Scopri la vita di Giovanni Verga, scrittore di Catania, massimo rappresentante del Verismo, che ha nell'oggettività e impersonalità dell'autore una delle principali caratteristiche. Tra le sue opere più importanti le novelle Rosso Malpelo e La roba e i romanzi I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo.

Appunti

Con Giovanni Verga la scientificità e l'oggettività proprie di Positivismo, Realismo e Naturalismo si uniscono a un pessimismo che nega ogni possibilità di miglioramento sociale.

Verga nasce a Catania nel 1840. A Firenze conosce Luigi Capuana ed è così che si avvicina al Verismo, che caratterizzerà le sue opere del ventennio milanese, in particolare le novelle delle raccolte Vita dei campi e Novelle rusticane e i due romanzi compiuti del Ciclo dei vinti: il progetto ne prevedeva cinque, ma solo I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo vengono effettivamente realizzati.

Muore a Catania nel 1922, dopo essere stato nominato senatore del Regno, per decisione del Re Vittorio Emanuele III. 

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Prerequisiti per affrontare la lezione su Verga

Per affrontare la lezione su Verga è necessario conoscere Realismo, Naturalismo e Verismo.

Vita e pensiero di Verga: video della mappa mentale

Ripassa le informazioni principali sulla vita e il pensiero di Giovanni Verga guardando il video con la mappa mentale narrata.

Mappa mentale su Giovanni Verga: vita e pensiero

Nella mappa trovi le date fondamentali della vita di Giovanni Verga e la sua poetica, che riprende il positivismo dei naturalisti francesi, reinterpretandolo in chiave pessimistica: per Verga infatti non c'è alcuna speranza di miglioramento sociale, ma l'unico modo per salvarsi è rimanere ancorati al proprio ambiente d'origine, come l'ostrica sullo scoglio.

I poveri e i deboli, quindi, sono al sicuro finché restano fedeli ai valori della famiglia e alle tradizioni, mentre sono destinati a soccombere se concepiscono il desiderio di cambiare e migliorare la propria condizione.

La principale caratteristica del Verismo è l'adozione del principio dell'impersonalità, tecnica che consente all'autore di mantenere un distacco nei confronti dei personaggi e delle vicende narrate, che appaiono quindi oggettive al lettore. Questo si realizza attraverso la regressione del narratore allo stesso livello culturale dei personaggi e il discorso indiretto libero, in cui le parole o i pensieri dei personaggi vengono introdotti senza l'uso dei verbi dichiarativi.

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Opere di Verga: video della mappa mentale

Ripassa le opere più importanti di Giovanni Verga guardando il video con la mappa mentale narrata.

Mappa mentale su Giovanni Verga: opere

L'opera che anticipa l'adesione di Verga al Verismo è la novella Nedda, ambientata per la prima volta nella Sicilia povera e contadina. La prima novella propriamente verista, però, è Rosso Malpelo, storia di un ragazzo dai capelli rossi che lavora in una cava di rena, confluita poi nella raccolta Vita dei campi, pubblicata nel 1880. Ne fa parte anche la novella L'amante di Gramigna, la cui prefazione è considerata uno dei manifesti del Verismo.

Nel 1883, vengono pubblicate le Novelle rusticane, dove Verga enfatizza il tema della "roba". La ricchezza, per Verga, non serve al miglioramento della condizione sociale, ma crea altri "vinti" come Mazzarò.

Un tema che ritorna anche nei romanzi del Ciclo dei Vinti, il cui progetto prevedeva cinque romanzi (Padron 'Ntoni, Mastro-don Gesualdo, La Duchessa delle Gargantas, L'onorevole Scipioni, L'uomo di lusso) che avrebbero dovuto rappresentare ogni strato sociale, dal più umile al più aristocratico. Verga realizza soltanto i primi due, I Malavoglia, storia di una famiglia di pescatori di Aci Trezza, e Mastro-don Gesualdo, racconto dell'ascesa e della successiva rovina del muratore Gesualdo Motta.

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La roba

La roba è una novella di Giovanni Verga contenuta nella raccolta Novelle rusticane.

Il protagonista è Mazzarò, ossessionato dal desiderio di possesso e dall'attaccamento ai beni materiali. Ha accumulato possedimenti sconfinati, facendosi dal nulla con fatica e sacrifici, ma la sua ascesa sociale è solo apparente perché non sa godere della ricchezza accumulata. Emblematico in questo senso il finale della novella: Mazzarò, non avendo nessuno a cui lasciare i suoi beni, in fin di vita uccide i suoi animali gridando "Roba mia, vientene con me!".

Per leggere la novella La roba, scarica il pdf qui: 

Verga fotografo

Verga si avvicina alla fotografia fin da ragazzo e nella sua abitazione di Catania sono stati ritrovati più di 400 negativi fotografici. Ci sono:

  • fotografie di famiglia e di amici
  • fotografie di paesaggi siciliani
  • fotografie di paesaggi del Nord.  

Questa passione per la fotografia ha probabilmente influenzato anche il suo stile verista, capace di fotografare la realtà attraverso le parole. Un possibile segno di questa influenza è lo scarso utilizzo dei colori nelle descrizioni dei paesaggi da parte di Verga, che preferisce affidarsi a giochi di luci e ombre come avveniva nelle fotografie in bianco e nero.

Mappa su vita e pensiero di Verga da stampare

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Mappa sulle opere di Verga da stampare

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