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Comte: il filosofo positivista dall'approccio scientifico

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Auguste Comte è un filosofo che ha cercato di applicare i metodi scientifici alla società per migliorare la vita delle persone. Scopriamo insieme la vita e il pensiero di questo straordinario pensatore!

La vita di Auguste Comte

Auguste Comte nacque a Montpellier, in Francia, il 19 gennaio 1798. Questo filosofo e matematico francese è noto per essere stato il fondatore del positivismo e della sociologia, due campi di studio che hanno avuto un enorme impatto sulla società moderna.

Comte credeva nella possibilità di applicare il metodo scientifico alla società per migliorarla. Probabilmente ciò deriva dalla sua formazione scientifica, infatti per la prima parte della sua vita si è dedicato proprio ad insegnare privatamente la matematica, per poi diventare allievo di Saint-Simon, suo amico e filosofo, dal quale però si separerà successivamente.

La sua visione rivoluzionaria della società ha influenzato profondamente molti aspetti della vita contemporanea, dalla politica all’educazione. Morì a Parigi il 5 settembre 1857, lasciando un’impronta indelebile nel campo della filosofia sociale.

Il positivismo di Comte

Comte è famoso per aver formulato la filosofia del positivismo, secondo cui solo la conoscenza che deriva dal metodo scientifico può essere considerata vera. Per Comte, la società dovrebbe essere studiata come qualsiasi altra scienza fisica, e le leggi sociali scoperte attraverso questo metodo di studio potrebbero essere utilizzate per migliorare la condizione umana.

Nelle sue opere, Comte chiarisce anche qual è il significato del termine positivo: fa riferimento a tutto ciò che può essere considerato pratico, efficace e utile e che si pone in netta contrapposizione con tutto ciò che è astratto. Per certi versi, quindi, l’autore si separa nettamente dalla filosofia metafisica che, invece, inseguiva tutto ciò che era astratto.

I punti fondamentali di questa dottrina sono l’assunzione del metodo scientifico in ogni disciplina e aspetto della vita, la devozione nei confronti della scienza che è considerata come l’unica capace di consentire una reale forma di conoscenza e la credenza che il progresso umano dipenda da quello scientifico e ne sia condizionato.

Questa visione si opponeva fortemente alla filosofia metafisica e teologica dell’epoca, che Comte considerava antiquata e inadatta a rispondere alle esigenze della società moderna.

La sociologia di Comte

Un altro importante contributo di Comte è la creazione della sociologia, lo studio scientifico della società, perché credeva che la società potesse essere studiata e compresa utilizzando gli stessi metodi che si applicano alle scienze naturali.

A suo avviso, la sociologia dovrebbe cercare di identificare le leggi che governano il comportamento umano e la società, al fine di migliorare le condizioni di vita delle persone. Questa visione ha contribuito a dare forma alla sociologia come la conosciamo oggi, con il suo focus sulla ricerca empirica e l’analisi sistematica.

Lo studio scientifico della società

Comte insisteva sull’importanza dello studio scientifico della società. Riteneva che le scienze sociali dovessero essere basate su dati osservabili e verificabili, piuttosto che su speculazioni teoriche.

Attraverso l’osservazione e l’analisi, secondo Comte, si potrebbero scoprire le leggi che governano la società, proprio come le leggi della fisica descrivono il comportamento della materia. Questo approccio ha permesso di guardare alla società in un modo nuovo e più obiettivo, contribuendo a creare le basi per la moderna scienza sociale.

La legge dei tre stadi di Comte

Una delle idee più famose di Comte è la “legge dei tre stadi”, secondo cui la società passa attraverso tre fasi di sviluppo: teologico, metafisico e positivo:

  • Nella fase teologica, le persone cercano di spiegare il mondo in termini di divinità e forze soprannaturali. L’uomo in questa fase cerca di comprendere cosa c’è all’origine del tutto e cos’è a determinarne la fine e trova quest’entità in qualcosa di soprannaturale;
  • Nella fase metafisica, si cerca di capire il mondo attraverso l’astrazione e la speculazione. Le domande che si pone fanno sempre riferimento ad una conoscenza più approfondita del mondo, ma le risposte vengono trovate in concetti più astratti. Si tratta di uno stadio molto vicino al primo, ma ne rappresenta una variazione ed una evoluzione;
  • Nella fase positiva, le persone cercano di capire il mondo attraverso l’osservazione e l’analisi scientifica. L’origine e la fine di tutte le cose viene rintracciata nelle leggi che determinano i fenomeni e quindi la conoscenza umana si racchiude in una visione scientifica del mondo.

Questa legge dei tre stadi riflette la visione di Comte del progresso umano e l’importanza della scienza nel guidare questo progresso. Secondo il filosofo, tutte le discipline passano attraverso queste tre fasi e ad ognuna di esse corrisponde una epoca storica con una propria organizzazione anche politica.

Infatti, associa alla fase teologica il periodo del Medioevo e della monarchia, alla fase metafisica il periodo dell’età moderna e della rivoluzione francese e alla fase positiva il periodo nel quale vive l’autore, nel quale sono gli scienziati e gli industriali a determinare il corso delle cose.

Esplorando la vita e la filosofia di Comte, possiamo apprezzare come le sue idee abbiano contribuito a formare il mondo moderno e come continui ad influenzare il modo in cui pensiamo alla società e alla scienza.

Mappa di Comte e il Positivismo da stampare

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