Salta al contenuto

Charles Darwin: vita e pensiero del teorico dell'evoluzione

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Nel mondo della scienza e dell’evoluzione biologica, emerge la figura di Charles Darwin, uno dei più grandi scienziati della storia. La sua vita e le sue scoperte hanno gettato le basi per una nuova comprensione dell’origine e dello sviluppo della vita sulla Terra. Attraverso ricerche rigorose e osservazioni accuratamente annotate, Darwin ha posto le fondamenta per la teoria dell’evoluzione, che ha rivoluzionato la nostra percezione della natura e della vita stessa.

In questa lezione, approfondiremo il percorso di vita di Charles Darwin e le sue scoperte che hanno cambiato per sempre il corso della biologia e della nostra comprensione del mondo naturale.

La vita e l’eredità scientifica di Charles Darwin

Con Darwin inizia una stagione esaltante, difficile e combattuta per la biologia, ma non solo. Infatti, le credenze scientifiche, filosofiche e teologiche fin lì considerate più salde e inoppugnabili circa la fissità delle specie, che sarebbero state create tutte contemporaneamente da Dio, iniziano a traballare fino a crollare miseramente con la scoperta che le specie si trasmutano (evolvono) le une nelle altre, in un rapporto dinamico con l’ambiente (nicchia ecologica) in cui sono inserite.

Darwin nasce in Inghilterra nel 1809, in una famiglia di ricchi medici e scienziati, Darwin sembrava destinato a seguire le orme paterne. Tuttavia, la sua passione per la natura e l’esplorazione lo portò a intraprendere un viaggio epico a bordo della nave HMS Beagle, un’esperienza che avrebbe gettato le basi per le sue teorie rivoluzionarie.

Avviato dal padre agli studi di teologia, il giovane Darwin vi rinuncia rapidamente e, nel dicembre del 1831 si imbarca sul brigantino Beagle per un viaggio intorno al mondo della durata di cinque anni, durante il quale realizza un’infinità di osservazioni sugli esseri viventi, animali e vegetali, soprattutto presso le isole Galapagos.

Al ritorno, per più di vent’anni si dedica alla stesura di quello che sarà il suo capolavoro e cambierà per sempre la conoscenza scientifica della natura: L’origine delle specie, 1859. Dieci anni più tardi, nel 1871, darà alle stampe un’opera ancor più delicata e potenzialmente “pericolosa”: L’origine dell’uomo, nella quale viene mostrata la parentela dell’uomo con i primati superiori, entrambi discendenti da un antenato comune.

Muore nel 1882 e viene seppellito nell’abbazia di Westminster, a fianco del grande fisico Isaac Newton.

Gli studi sull’evoluzione di Charles Darwin

La teoria dell’evoluzione di Charles Darwin ha segnato una svolta nel modo in cui l’umanità comprende la natura e il nostro posto in essa. La strada che ha portato Darwin a tali conclusioni rivoluzionarie è stata lunga e tortuosa: i suoi studi sono iniziati con un viaggio durato cinque anni a bordo della HMS Beagle. Durante questo viaggio, intrapreso tra il 1831 e il 1836, Darwin ebbe l’opportunità di esplorare diverse parti del mondo, dall’America del Sud alle isole Galápagos, osservando una straordinaria varietà di organismi e habitat.

Fu nelle Galápagos che Darwin notò una serie di differenze sottili ma significative tra le specie di uccelli, in particolare i fringillidi. Ogni isola ospitava varietà di fringillidi che differivano nella forma del becco e nelle abitudini alimentari. Queste osservazioni fecero emergere in lui il sospetto che, in isolamento, le specie potessero cambiare e adattarsi a nuovi ambienti.

Al suo ritorno in Inghilterra, Darwin continuò le sue ricerche, accumulando una montagna di prove a sostegno della sua nascente teoria. Fu influenzato anche da altri campi del sapere, come l’economia: l’idea di “lotta per l’esistenza” fu parzialmente ispirata dai lavori di Thomas Malthus sulla crescita della popolazione. Col tempo, Darwin arrivò a comprendere che nella competizione per le risorse limitate, solo gli individui meglio adattati sopravvivono e si riproducono, un concetto che lui chiamò “selezione naturale“.

Darwin impiegò circa due decenni per perfezionare la sua teoria prima di pubblicarla, poiché era consapevole delle implicazioni rivoluzionarie e potenzialmente controversie del suo lavoro. Nel 1859, finalmente, pubblicò “L’origine delle specie”, in cui espose la sua teoria dell’evoluzione attraverso la selezione naturale. L’opera fu fonte di aspre discussioni e dibattiti, ma con il tempo la sua teoria fu accettata e riconosciuta dalla comunità scientifica, ridefinendo profondamente il nostro modo di vedere la vita sulla Terra.

L’evoluzione della specie secondo Charles Darwin

Prima di Darwin, la comprensione dominante era che le specie erano immutabili, create esattamente come apparivano. Tuttavia, con la pubblicazione de “L’origine delle specie” nel 1859, Darwin propose una visione radicalmente diversa: le specie non sono fisse, ma si trasformano nel corso del tempo, adattandosi al loro ambiente.

Il fulcro della teoria di Darwin si basa sull’idea della selezione naturale. In ogni generazione, variazioni genetiche casuali si manifestano tra gli individui di una specie. Alcune di queste variazioni possono conferire vantaggi in termini di sopravvivenza e riproduzione in un determinato ambiente. Gli individui che possiedono queste caratteristiche vantaggiose hanno maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi rispetto a quelli senza tali caratteristiche. Col tempo, queste caratteristiche diventano più comuni nella popolazione, mentre altre scompaiono. Questo processo graduale di cambiamento e adattamento è ciò che Darwin intendeva per evoluzione delle specie.

Un esempio chiave che supporta questa teoria proviene dalle osservazioni di Darwin sulle isole Galápagos, dove notò che ciascuna isola aveva specie di fringillidi, degli uccelli, con becchi diversamente adattati a fonti alimentari specifiche. Queste differenze, concluse Darwin, erano il risultato di ciascuna popolazione di uccelli che si adattava alle particolari condizioni della sua isola.

La teoria dell’evoluzione di Darwin è stata e continua ad essere supportata da una vasta gamma di prove provenienti dalla paleontologia, genetica, biogeografia e altri campi della biologia. Ha fornito un quadro unificante per comprendere la diversità della vita sulla Terra e ha sottolineato l’idea che tutti gli organismi sono connessi attraverso un albero genealogico comune. Il concetto di evoluzione ha ridefinito la biologia e ha profondamente influenzato la nostra comprensione del mondo naturale e del nostro posto in esso.

L’iconografia della speranza smentita da Darwin

Il grande paleontologo statunitense Stephen Jay Gould definiva “un’iconografia della speranza” l’immagine a sinistra, la quale dovrebbe rappresentare la scala evolutiva dell’umanità. In realtà questa immagine non corrisponde affatto alla realtà perché suggerisce una crescita lineare, progressiva e inarrestabile dell’uomo, smentita dai fatti osservati nell’Ottocento da Darwin e da decine di migliaia di osservazioni nel ‘900 e nel primo ventennio del Duemila.

L’immagine a destra è, invece, una riproduzione di uno schizzo di Darwin: rappresenta uno sviluppo ad albero e descrive l’incredibile varietà e imprevedibilità delle storie degli esseri viventi.

Il mastino di Charles Darwin

Darwin era un naturalista e conduceva una vita tranquilla e integralmente dedicata agli studi scientifici. Dopo l’uscita de L’origine delle specie nel 1859 e de L’origine dell’uomo nel 1871 la sua vita fu turbata da un’interminabile sequela di polemiche, attacchi, calunnie ed errate interpretazioni o attribuzioni rivolte alla sua teoria dell’evoluzione per selezione naturale.

Per non essere costretto a partecipare a dispute pubbliche, ma senza nemmeno sottrarvisi, inviava come rappresentante il suo amico Thomas Henry Huxley, soprannominato il mastino di Darwin, per le sue straordinarie doti di combattente dialettico.

Mappa mentale su Charles Darwin

Darwin è un naturalista che ha contribuito, come nessun altro prima di lui, tanto alla crescita della conoscenza scientifica della natura, quanto alla demolizione delle errate concezioni in materia, come la cosiddetta fissità delle specie, propugnata tanto dalla Chiesa quanto da coloro i quali, in biologia, erano ancora fermi alle nozioni di Aristotele. Le scoperte di Darwin sono l’equivalente di una rivoluzione e sono destinate a influenzare la ricerca e l’orientamento scientifico dei naturalisti per i secoli a venire, con buona pace dei detrattori e dei fanatici di ogni sorta.

Per stampare la mappa con le informazioni principali su Darwin, scarica il pdf in bianco e nero qui:

Scarica PDF