Charles Darwin

Con Darwin inizia una stagione esaltante, difficile e combattuta per la biologia, ma non solo. Infatti, le credenze scientifiche, filosofiche e teologiche fin lì considerate più salde e inoppugnabili circa la fissità delle specie, che sarebbero state create tutte contemporaneamente da Dio, iniziano a traballare fino a crollare miseramente con la scoperta che le specie si trasmutano (evolvono) le une nelle altre, in un rapporto dinamico con l’ambiente (nicchia ecologica) in cui sono inserite.

Appunti

Darwin nasce in Inghilterra nel 1809.

Avviato dal padre agli studi di teologia, il giovane Darwin vi rinuncia rapidamente e, nel dicembre del 1831 si imbarca sul brigantino Beagle per un viaggio intorno al mondo della durata di cinque anni, durante il quale realizza un’infinità di osservazioni sugli esseri viventi, animali e vegetali, soprattutto presso le isole Galapagos.

Al ritorno, per più di vent’anni si dedica alla stesura di quello che sarà il suo capolavoro e cambierà per sempre la conoscenza scientifica della natura: L’origine delle specie, 1859. Dieci anni più tardi, nel 1871, darà alle stampe un’opera ancor più delicata e potenzialmente “pericolosa”: L’origine dell’uomo, nella quale viene mostrata la parentela dell’uomo con i primati superiori, entrambi discendenti da un antenato comune.

Muore nel 1882 e viene seppellito nell’abbazia di Westminster, a fianco del grande fisico Isaac Newton.

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Mappa mentale su Darwin

Darwin è un naturalista che ha contribuito, come nessun altro prima di lui, tanto alla crescita della conoscenza scientifica della natura, quanto alla demolizione delle errate concezioni in materia, come la cosiddetta fissità delle specie, propugnata tanto dalla Chiesa quanto da coloro i quali, in biologia, erano ancora fermi alle nozioni di Aristotele. Le scoperte di Darwin sono l’equivalente di una rivoluzione e sono destinate a influenzare la ricerca e l’orientamento scientifico dei naturalisti per i secoli a venire, con buona pace dei detrattori e dei fanatici di ogni sorta.

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Iconografia della speranza

Il grande paleontologo statunitense Stephen Jay Gould definiva “un’iconografia della speranza” l’immagine a sinistra, la quale dovrebbe rappresentare la scala evolutiva dell’umanità. In realtà questa immagine non corrisponde affatto alla realtà perché suggerisce una crescita lineare, progressiva e inarrestabile dell’uomo, smentita dai fatti osservati nell’Ottocento da Darwin e da decine di migliaia di osservazioni nel ‘900 e nel primo ventennio del Duemila.

L’immagine a destra è, invece, una riproduzione di uno schizzo di Darwin: rappresenta uno sviluppo ad albero e descrive l’incredibile varietà e imprevedibilità delle storie degli esseri viventi.

Il mastino di Darwin

Darwin era un naturalista e conduceva una vita tranquilla e integralmente dedicata agli studi scientifici. Dopo l’uscita de L’origine delle specie nel 1859 e de L’origine dell’uomo nel 1871 la sua vita fu turbata da un’interminabile sequela di polemiche, attacchi, calunnie ed errate interpretazioni o attribuzioni rivolte alla sua teoria dell’evoluzione per selezione naturale. Per non essere costretto a partecipare a dispute pubbliche, ma senza nemmeno sottrarvisi, inviava come rappresentante il suo amico Thomas Henry Huxley, soprannominato il mastino di Darwin, per le sue straordinarie doti di combattente dialettico.

Frase celebre di Charles Darwin

"Ho indicato questo principio, secondo il quale ogni lieve variazione, se è utile, si conserva, con il termine di Selezione Naturale".

(L’origine delle specie, 1859)

Mappa di Darwin da stampare

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