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La vita e la filosofia di Hegel

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Il filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel è anche conosciuto per essere il filosofo dell’Assoluto, colui che ha identificato il concetto di sintesi e che ha definito la dialettica servo-padrone. Con la sua geniale mente e le sue innovative idee, Hegel ha cambiato il modo in cui percepiamo la realtà e il nostro posto in essa. Immergiamoci insieme nel mondo della vita e della filosofia di questo affascinante pensatore!

La vita di Friedrich Hegel

Georg Wilhelm Friedrich Hegel nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda, in una Germania che ancora non era unificata ma divisa in tanti piccoli stati indipendenti gli uni dagli altri. Cresciuto in un ambiente borghese, ebbe l’opportunità di frequentare l’Università di Tubinga, dove avrebbe dovuto intraprendere gli studi evangelici in quanto poté frequentarla proprio grazie ad una borsa di studio ottenuta tramite la chiesa evangelica.

Inizialmente indirizzato verso gli studi teologici, una volta giunto all’università si ritrovò non interessato a seguire le regole collegiali o ai metodi di insegnamento applicati. La sua curiosità e la sua passione intellettuale lo portarono ben presto a deviare verso la filosofia.

Questo campo divenne la sua principale passione e lo accompagnò per tutta la vita. Iniziò la sua carriera come tutore privato, poi come editore di un giornale a Bamberga, prima di ottenere un posto da docente presso l’Università di Heidelberg e poi a Berlino. Durante la sua carriera, Hegel scrisse numerose opere che spaziano su una vasta gamma di argomenti, dall’etica alla logica, dalla politica all’estetica. Il suo scopo era capire come la realtà e il pensiero fossero interconnessi e come l’intero universo potesse essere compreso attraverso la dialettica.

L’aufhebung di Hegel: cos’è e cosa significa

Uno dei termini più significativi e distintivi nel pensiero di Hegel è “Aufhebung“. Questa parola tedesca non ha un equivalente diretto in italiano, ma può essere tradotta come “mettere via”, “conservare”.

Questo concetto è centrale nel pensiero di Hegel e riflette la sua visione del progresso dialettico: una tesi e la sua antitesi si scontrano, portando a una sintesi che trascende entrambe ma mantiene elementi di ciascuna. Questa sintesi diventa poi la nuova tesi, pronta a iniziare un altro ciclo di scontro e superamento.

Si tratta proprio di quell’elemento che fa in modo che due tesi completamente opposte tra loro abbiano comunque una razionalità intrinseca che le tiene unite. La parola aufhebung fa proprio riferimento al momento in cui qualcosa viene tolto e diventa un’unità con il suo opposto, sebbene ciò sia uno sviluppo intrinseco ad ogni pensiero e questa attività di “togliere” non derivi o dipenda dal soggetto.

Questo processo è per Hegel il motore dello sviluppo storico e del progresso del pensiero. È attraverso la Aufhebung che ci evolviamo e ci sviluppiamo, sia come individui che come società. Nella filosofia di Hegel, tutto è in movimento, tutto è in divenire.

La dialettica servo-padrone

La “dialettica servo-padrone” è una delle idee più famose di Hegel. Questa teoria riflette il modo in cui ci riconosciamo negli altri e come questo riconoscimento è fondamentale per la nostra identità e il nostro senso di noi stessi.

Inizialmente, c’è un conflitto: il padrone cerca di affermare il suo dominio sul servo, mentre il servo lotta per la sua libertà. Tuttavia, in modo paradossale, il padrone si rende conto che ha bisogno del riconoscimento del servo per confermare la sua identità come padrone. Quindi, pur cercando di sottomettere il servo, il padrone finisce per dipendere da lui.

Alla fine, attraverso un processo di riconoscimento reciproco, entrambi raggiungono una nuova comprensione dell’identità e del valore di ciascuno. Questa dinamica rappresenta un altro esempio del processo dialettico di Hegel, con il conflitto iniziale che porta a un superamento che arricchisce entrambe le parti.

Secondo questa idea, il servo è costretto a servire il proprio padrone finché lo riconosce come tale e finché non si rende conto che in realtà è proprio il suo padrone a dipendere da lui: il servo sa compiere il suo lavoro, mentre il padrone da solo non sarebbe capace di portare avanti alcun tipo di attività.

Ciò implica che, nonostante per convenzione si sia portati a pensare che sia il padrone nella condizione di potere, è in realtà il servo che si rende conto della dipendenza del suo padrone a detenerlo.

Cos’è lo spirito assoluto di Hegel

Per Hegel, l'”Assoluto” è un concetto fondamentale. Non si tratta di qualcosa di astratto e distante, ma rappresenta l’intero processo di sviluppo e auto-comprensione dell’universo. L’Assoluto è l’insieme di tutte le sintesi raggiunte attraverso il processo dialettico.

È la totalità dell’esperienza, in cui tutte le apparenti contraddizioni sono risolte e tutte le realtà sono riconosciute come parti di un unico tutto. L’Assoluto, secondo Hegel, non è qualcosa che esiste in modo indipendente dal resto dell’universo, è piuttosto il risultato di un processo di sviluppo che coinvolge tutto il resto. In questo senso, l’Assoluto rappresenta la realizzazione ultima dell’intero universo, il suo stato finale di completa auto-comprensione.

Lo spirito assoluto si realizza insieme al sapere umano e può essere distinto in tre momenti principali: l’arte, la religione e la filosofia, che per lui sono delle vere e proprie forme di conoscenza. Ciò che differenzia queste tre forme di conoscenza è la modalità nella quale questa si dispiega.

Secondo l’autore, l’arte rappresenta una manifestazione dello spirito in forma sensibile, perché può essere percepita attraverso i sensi. La religione, invece, rappresenta la coscienza del rapporto con Dio che è concepito come lo spirito che comprende se stesso. Infine, la filosofia rappresenta la ragione che comprende se stessa ed è razionale. La realtà, infatti, è per lui un’espressione di un qualcosa di razionale che soltanto la filosofia è in grado di capire fino in fondo.

Unità e identità di soggetto e oggetto

Un altro punto fondamentale del pensiero hegeliano è l’idea che non esiste una netta distinzione tra soggetto (colui che percepisce) e oggetto (ciò che viene percepito). Secondo Hegel, soggetto e oggetto non sono entità separate, ma aspetti della stessa realtà.

Questa unità e identità di soggetto e oggetto rappresenta un punto di rottura con molte filosofie precedenti che vedevano il soggetto e l’oggetto come radicalmente distinti. Per Hegel, il mondo che percepiamo non è un’entità esterna a noi, ma fa parte integrante del nostro essere e del nostro processo di auto-comprensione. In altre parole, per l’autore, non solo percepiamo il mondo, ma siamo anche parte di esso.

La fenomenologia dello spirito di Hegel

Un’opera che rappresenta un caposaldo nella produzione filosofica di Hegel è la “Fenomenologia dello Spirito“. Pubblicata per la prima volta nel 1807, questa opera segna un punto di svolta nel pensiero hegeliano e offre una panoramica dettagliata della sua filosofia.

La Fenomenologia dello Spirito traccia il cammino dello Spirito, o della consapevolezza, nel suo percorso verso l’auto-comprensione. Hegel utilizza il termine “Spirito” per riferirsi alla coscienza, o alla consapevolezza di sé, che si sviluppa nel corso della storia umana. Attraverso vari stadi di sviluppo, lo Spirito supera le proprie contraddizioni interne e realizza la propria essenza attraverso il processo di Aufhebung.

Quest’opera non è solo un’analisi del pensiero individuale, ma descrive il processo attraverso il quale la coscienza umana collettiva ha raggiunto una comprensione sempre più profonda di se stessa nel corso della storia. L’opera culmina con la concezione dell’Assoluto, in cui soggetto e oggetto si fondono in una unità e identità di auto-comprensione. In questo capolavoro di Hegel, vediamo come la filosofia non sia soltanto una teoria astratta, ma un processo vivente e dinamico di auto-rivelazione dell’universo.

Hegel: mappa concettuale della filosofia dell’autore

Per stampare la mappa con le informazioni principali sulla filosofia di Hegel, scarica il pdf in bianco e nero qui:

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