Friedrich Nietzsche

Nietzsche è il filosofo più sui generis di tutto l’800, nonché il più enigmatico e profetico, degno epigono di Eraclito, detto l’oscuro, vissuto a Efeso nel VI-V a. C. Lo stile aforistico a cui Nietzsche consegnò le sue riflessioni si presta per definizione a mille interpretazioni, contribuendo a generare attorno lui un’aura misteriosa e magnetica al tempo stesso, potenziata dalla sua visione tragica dell’esistenza, tipica della sensibilità degli antichi greci.

Appunti

Nietzsche nasce in Germania nel 1844.

Rimasto orfano di padre in tenera età, viene cresciuto dalla madre e dalla sorella, con cui avrà un tormentato e litigioso rapporto durante tutta la vita. A soli 25 anni ottiene una prestigiosa cattedra in filologia classica a Basilea, confermandosi come un vero e proprio enfant prodige.

Tuttavia, l’originalità e la forza dirompente della sua prima opera, La nascita della tragedia dallo spirito della musica, 1872, gli inimica l’ambiente accademico. Devastato da una salute cagionevole, Nietzsche diviene rapidamente un giovanissimo e tormentato professore in pensione, trascorrendo il resto della sua vita tra varie località europee nel vano tentativo di trovare sollievo alla propria sofferenza fisica e, a tempo stesso, il riconoscimento per la grandezza del proprio pensiero filosofico. Nel 1889 cade preda della follia, a Torino.

Muore in Germania nel 1900 mentre, ironicamente, il mondo comincia a celebrare la sua infinita grandezza.

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Prerequisiti per affrontare la lezione su Nietzsche

Per affrontare la lezione su Nietzsche è necessario conoscere:

Mappa mentale su Nietzsche

Nietzsche è uno di quegli autori solitari e originali che non danno vita a una scuola di pensiero, né sono seguiti da studenti o seguaci. Tuttavia, la sua importanza e influenza nel pensiero filosofico di tutto il ‘900 è difficilmente sovrastimabile tanto che, ancora oggi, è uno dei filosofi la cui riflessione è continuo oggetto di approfondimento, interpretazione e infinita riscoperta.

Celeberrima è anche la sua amicizia con il grande compositore Richard Wagner e sua moglie seppure in seguito, dopo alcuni anni, il sodalizio si rompa e Nietzsche non riallacci mai più i suoi rapporti con gli ex amici, rinnegando quell’epoca della vita e quella stagione del suo pensiero.

Per approfondire: Lectio Magistralis di Carlo Sini su Nietzsche

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Il debito di Freud

Il grande padre della psicanalisi, Sigmund Freud, non avrebbe potuto comprendere e descrivere così bene la regione psichica dell’inconscio senza le riflessioni di due grandi filosofi tedeschi che avevano anticipato alcune delle sue indagini e risultati: Schopenhauer e Nietzsche. Ma, mentre del primo Freud riconobbe i meriti, nascose invece di aver letto attentamente anche le opere di Nietzsche.

Tuttavia l’enunciazione dei due principi della psiche umana, eros e thanatos, intesi rispettivamente come principio di conservazione e di distruzione nell’opera Al di là del principio di piacere (1920) non sarebbero stati possibili senza Nietzsche e la distinzione tra apollineo e dionisiaco

A sua volta i primi scritti di Nietzsche risentono della lettura de Il mondo come volontà e rappresentazione schopenhaueriana. Marcatamente pessimista, Schopenhauer presenta il mondo come una menzogna, rinnegando la presenza di una realtà oggettiva. Sulla scia del filosofo, Nietzsche mette in discussione lo spirito ottimista che, anche a seguito dello sviluppo storico, economico e culturale che l’Europa stava vivendo nel XIX secolo, cullava la società dell’epoca tra veli di menzogne.

Superuomini a confronto: Nietzsche vs D’Annunzio

Nietzsche definisce Oltreuomo colui che supera la finitezza dell’umano, che riesce a lasciarsi alle spalle tutti i valori della morale presente, liberandosi da tutti i suoi condizionamenti, incluso quello di Dio e della religione. L’Oltreuomo vive al di là del bene e del male e regge la morte di Dio senza scappare, accusando il colpo. Riesce ad accettare l’asprezza della vita, la sua imperfezione senza rifuggirla.

Il Superuomo di D’Annunzio è un esteta che cerca di fare della propria vita un’opera d’arte. Conduce una vita ricca di ebbrezza e dinamismo in campo letterario, militare e politico, proprio come lo stesso Gabriele D’Annunzio. I valori che si propone di seguire sono forza, coraggio, bellezza; accetta di buon grado lo scontro e incentiva la guerra, esaltando l’istinto e le passioni. Gli stessi futuristi si ispireranno al superuomo dannunziano. 

Uomo moderno vs Oltreuomo

Quali caratteristiche sono proprie dell’uomo moderno? Secondo il pensiero di Nietzsche l’uomo moderno è malato di storicismo e non riesce ad attribuire un senso alla propria esistenza. Si sente un prodotto della storia inserito in un momento transitorio nel perenne scorrere della vita e risente del peso del passato. Ha una visione del tempo lineare, crede nel finalismo ma non mostra un atteggiamento ottimistico, sentendosi schiacciato tra l’irreversibilità del passato e l’incombenza di un futuro incerto. A detta del filosofo, l’uomo a lui contemporaneo fa propria la morale del gregge ed è vittima di un nichilismo passivo; ha abbracciato il cristianesimo e la sua visione del mondo metafisica.

In che modo si differenzia l’Oltreuomo? Per Nietzsche l’Oltreuomo è uno spirito libero capace di privilegiare la vita alla storia. Risente del solo principio dionisiaco. Fa propria la morale del signore ed è guidato dalla volontà di potenza. Ha una concezione ciclica del tempo: non c’è un inizio, uno fine o uno scopo. L’Oltreuomo vive l’istante presente come se fosse eterno, rinnegando la visione metafisica; accetta il mondo per com’è proclamando la sua fedeltà alla terra.

La strumentalizzazione nazista

Elisabeth Forster Nietzsche (sorella del filosofo) e, soprattutto, suo marito sono i due principali responsabili di uno dei più grandi fraintendimenti e manipolazioni che abbiano mai riguardato il pensiero di un filosofo. Ancora oggi, infatti, è possibile rintracciare false ricostruzioni secondo le quali il grande filosofo tedesco sarebbe stato un antesignano del futuro pensiero nazista attraverso l’annuncio della morte di Dio e la definizione dell’Oltreuomo. Nulla di più falso, come hanno definitivamente mostrato gli studiosi italiani Giorgio Colli e Mazzino Montinari, grazie ai quali le opere complete di Nietzsche sono state restituite alla loro versione originale e sono state integralmente tradotte in italiano, mostrando la totale e completa inconsistenza di queste tesi mistificatorie.

Frase celebre di Friedrich Nietzsche

"Fra la religione e la vera scienza non esistono né parentele, né amicizia, e neppure inimicizia: vivono in sfere diverse".

(Umano troppo umano, 1878)

Mappa di Nietzsche da stampare

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