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Il Decadentismo: contesto, temi e autori

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Il Decadentismo è una corrente letteraria e artistica che ha avuto origine nella seconda metà del XIX secolo, principalmente in Francia, come una reazione alla crescente industrializzazione e ai valori borghesi dell’epoca vittoriana. Il termine “decadente” fu inizialmente usato in senso dispregiativo per descrivere certe opere d’arte che si allontanavano dagli ideali classici di bellezza e armonia, ma fu poi adottato con orgoglio dagli stessi artisti e scrittori associati a questa corrente.

Il Decadentismo si caratterizza per un profondo scetticismo nei confronti del progresso e della civiltà moderna, una sorta di malinconia per la perdita di un mondo più autentico e spirituale. Gli autori decadenti tendono a esaltare la bellezza estetica, l’artificio e la rarità, spesso attraverso temi di decadenza, degenerazione e dissoluzione. Vi è una fascinazione per l’ambiguo, il morboso e il sinistro, una ricerca di esperienze estreme che possano sconvolgere o affascinare.

La sensibilità decadente esprime una fuga dalla realtà attraverso l‘arte, la sensualità e l’immaginazione. Gli scrittori decadenti si immergono nei piaceri dei sensi, nell’esotismo e nel soprannaturale, spesso con un gusto per l’erotismo e l’occulto. La loro opera è un rifiuto deliberato delle convenzioni sociali e morali, un tentativo di sfuggire alla banalità e alla mediocrità della vita quotidiana attraverso la creazione di mondi artistici raffinati e intricati.

Stilisticamente, il Decadentismo si distingue per la sua prosa e poesia elaborata e riccamente ornamentata. I decadenti prediligono un linguaggio complesso e simbolico, con una predilezione per la musicalità del verso e la precisione dell’immagine. Questa attenzione alla forma e allo stile viene spesso vista come un modo per contrastare la bruttezza e il caos del mondo industriale.

In termini di temi, i decadenti esplorano spesso l’artificialità della vita sociale, la psicologia dell’individuo e l’intersezione tra la vita e l’arte. Vi è un profondo interesse per la psicologia patologica, per i sogni e per le visioni, che vengono usati per esplorare i confini tra realtà e illusione.

Il Decadentismo, dunque, rappresenta un complesso movimento culturale che riflette le ansie e le preoccupazioni di una società in rapido cambiamento, esprimendo un disincanto per il presente e una ricerca di bellezza in un’epoca percepita come in declino. La sua eredità influenzerà movimenti successivi, come il Modernismo, e continuerà a essere una fonte di ispirazione per artisti e scrittori che cercano di catturare la complessità dell’esperienza umana.

Il contesto di sviluppo del Decadentismo

Il Decadentismo si sviluppò in un contesto storico e culturale in cui la società stava vivendo un profondo cambiamento. Reagendo al Positivismo, che aveva dominato la scena intellettuale negli anni Sessanta dell’Ottocento con la sua fede nel progresso scientifico e nella conoscenza come vie di miglioramento dell’umanità, il Decadentismo emerge come movimento letterario che mette in discussione queste assunzioni. I decadenti percepivano le limitazioni di una visione del mondo improntata esclusivamente sulla scienza e la logica, e si rivolgevano a una comprensione più sfumata e soggettiva dell’esistenza.

La fine del XIX e l’inizio del XX secolo furono periodi di grande turbolenza e trasformazione. L’accelerazione dell’industrializzazione e l’urbanizzazione avevano modificato il tessuto sociale e creato nuovi fenomeni di alienazione e disgregazione. Il mondo sembrava essere entrato in una fase di transizione, in cui vecchie certezze erano smantellate e nuove domande emergevano riguardo al ruolo e al posto dell’individuo in un’epoca di rapido sviluppo tecnologico e sociale.

In questo contesto, la pubblicazione nel 1905 della Teoria della relatività di Einstein fornì una potente metafora per il Decadentismo: se anche il tempo e lo spazio potevano essere relativi, allora anche la percezione umana della realtà poteva essere messa in discussione. Questo cambiamento paradigmatico nelle scienze fisiche si rifletteva nella letteratura con un interesse per l’ambiguità, la relatività della percezione e la sfiducia nelle narrazioni universali.

Il Decadentismo, quindi, deve essere compreso all’interno di questo clima di incertezza. Con l’abbandono della fede incrollabile nella razionalità e nel progresso che avevano caratterizzato il secolo precedente, gli scrittori decadenti cercavano nuove vie per esprimere la complessità dell’esperienza umana, spesso concentrandosi sul lato oscuro e irrazionale dell’esistenza. La loro risposta artistica rifletteva una società che stava iniziando a riconoscere i propri limiti e a esplorare le profondità dell’animo umano con un nuovo senso di meraviglia e di trepidazione.

I temi del Decadentismo

Il Decadentismo, come corrente letteraria, si immerge in una serie di temi profondamente intrecciati con una sfiducia generalizzata nella ragione e nel progresso. La fede incrollabile nell’avanzamento scientifico e nell’ottimismo razionalista viene scartata in favore di un atteggiamento più scettico e interrogativo. Gli autori decadenti guardano con sospetto all’idea di progresso, vedendolo spesso come un fenomeno che porta a una maggiore disumanizzazione e alienazione piuttosto che a un miglioramento reale della condizione umana.

Parallelamente, vi è un ritorno a una soggettività e interiorità profonde. Il Decadentismo si rivolge verso il mondo interno, esplorando le complessità della psiche umana, le emozioni, le passioni e i desideri più oscuri e inconfessabili. Questo ritorno all’interno è un tentativo di capire la vita e l’esistenza al di fuori dei rigidi schemi imposti dalla società e dalla logica.

In contrasto con i valori borghesi dominanti dell’epoca, si sviluppa un forte spirito di anticonformismo che spesso si manifesta attraverso la vita e l’arte degli artisti bohémien. Questi artisti vivono ai margini della società, sfidando consapevolmente le norme sociali e causando scandalo con i loro comportamenti e le loro opere, che rifiutano le convenzioni e cercano di sovvertire l’ordine stabilito.

La malattia e la morte sono temi centrali nel Decadentismo, riflettendo una fascinazione per il declino fisico e spirituale. Gli scrittori decadenti spesso ritraggono personaggi malati o in decadenza, simboli della futilità dell’esistenza e dell’inevitabile destino di ogni vivente. Questa ossessione per la caducità della vita spesso si traduce in una letteratura che esplora i confini tra la vita e la morte, il bello e il macabro.

Infine, vi è un forte desiderio di fuga dalla realtà contemporanea, che si manifesta attraverso il sogno di epoche e paesi lontani. Il Decadentismo si nutre di una nostalgia per tempi passati ritenuti più autentici o di fantasie esotiche, creando opere che sono vere e proprie evasioni dalla monotonia e dalla mediocrità della vita quotidiana. Questo desiderio di fuga si esprime in una letteratura che è al tempo stesso rifugio e ricerca, un viaggio attraverso luoghi e tempi che esistono solo nella mente dell’artista e del lettore.

Gli autori più importanti del Decadentismo

Il Decadentismo ha visto sorgere figure letterarie di grande impatto, la cui opera ha incarnato e trasmesso i temi e lo spirito di questo movimento. Charles Baudelaire, con le sue “Fleurs du mal”, esplora la bellezza nel marcio e nel proibito, inaugurando una nuova visione poetica che unisce il sublime al decadimento urbano e personale. Le sue poesie sono un inno alle contraddizioni dell’esistenza umana, facendo di lui uno dei padri del Decadentismo.

Stéphane Mallarmé prosegue questa tradizione con una poesia ancora più enigmatica e sperimentale, cercando di catturare l’essenza delle cose attraverso l’uso suggestivo dello spazio e del silenzio nella pagina, come mostrato nella sua opera “Un coup de dés jamais n’abolira le hasard”. La sua scrittura sfida le convenzioni narrative e logiche, invitando il lettore a una partecipazione attiva nell’interpretazione del testo.

Paul Verlaine, con il suo stile musicale e la sua lingua evocativa, offre una poesia che parla direttamente ai sensi. Opere come “Romances sans paroles” rivelano un mondo di emozioni sfumate e di delicatezza sensoriale, evidenziando la sensibilità decadente per l’intimità e la malinconia.

Joris-Karl Huysmans, con “À rebours”, narra la storia di un aristocratico che si ritira dalla società per indulgere nei piaceri estetici e sensoriali, una metafora vivente della filosofia decadente. La sua prosa dettagliata e riccamente descrittiva esplora i limiti dell’esperienza sensoriale e della ricerca dell’ideale estetico.

Arthur Rimbaud rivoluziona il panorama poetico con la sua vita avventurosa e le sue opere audaci come “Una stagione all’inferno”, dove riflette sulla sua vita tumultuosa e sulla sua visione della poesia come mezzo di trascendenza e di rivolta.

Oscar Wilde, con il suo acume e la sua arguzia, incarna lo spirito del Decadentismo attraverso i suoi aforismi e la sua produzione letteraria, tra cui “Il ritratto di Dorian Gray”, dove esplora le idee di bellezza, moralità e identità in una società ossessionata dall’apparenza e dal piacere.

Questi autori, attraverso le loro opere, hanno esplorato le profondità della psiche umana e della condizione sociale del loro tempo, mostrando una straordinaria capacità di riflettere e di stimolare il pensiero critico sulla natura del bello e sul ruolo dell’arte in un’epoca di cambiamento e incertezza.

Il poeta albatros di Baudelaire

L’albatros è una poesia della raccolta I fiori del male di Charles Baudelaire.

L’autore paragona la figura del poeta all’uccello marino che, quando viene catturato dai marinai, appare goffo e ridicolo, mentre esprime la sua vera natura maestosa quando vola nel cielo. Allo stesso modo il poeta per il suo anticonformismo è oggetto di scherno sulla terra, dove si sente un esule incompreso. Il suo habitat è il mondo dell’immaginazione e quella parte profonda della realtà che solo lui sa cogliere: per questo tutto ciò che sta in basso, sulla terra, gli sembra limitato e insignificante, ma così facendo attira su di sé la derisione della massa degli uomini, incapace di penetrare i significati nascosti.

Per stampare la scheda con la traduzione italiana della poesia, scarica il pdf qui:

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L’amore secondo Baudelaire

Charles Baudelaire è il poeta degli argomenti cupi e scabrosi, tanto che per la raccolta I fiori del male viene accusato di oltraggio alla morale pubblica e offesa alla morale religiosa ed è costretto a pagare una multa e a togliere sei componimenti giudicati osceni.

L’amore è uno dei temi centrali nelle poesie di Baudelaire, nella sua duplice forma di amore platonico e amore fisico e concreto. La donna, quindi, è simbolo sia dell’amore sia del peccato e dunque è oggetto contemporaneamente di adorazione e di repulsione.

Nella poesia Ti adoro, che trovi nella scheda, il poeta paragona la donna amata alla volta celeste e il suo essere sfuggente rende ancora più forte il desiderio. In questi versi Baudelaire ricorre esplicitamente all’ironia: è ironico il paragone tra la distanza dal cielo e quella dalla donna e anche la similitudine che assimila il tentativo del poeta di avvicinarsi alla donna all’assalto di una fila di vermi a un cadavere.

Per scaricare la scheda, scarica il pdf qui:

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Mappa mentale del Decadentismo: correnti e autori

La definizione di Decadentismo viene dall’aggettivo francese décadent, usato da Paul Verlaine per definire il proprio stato d’animo nei confronti della società contemporanea. Fu interpretato con un’accezione negativa dalla critica, che non apprezzava la nuova generazione dei poeti maledetti che davano scandalo rifiutando la morale borghese, mentre i poeti decadenti rivendicavano il loro anticonformismo come motivo di orgoglio e di superiorità.

Diede origine alla corrente del Simbolismo, rappresentata in Italia dalla poesia di Pascoli, e a quella dell’Estetismo, di cui sono esponenti Oscar Wilde e D’Annunzio.

Anche il gruppo artistico e letterario della Scapigliatura condivise lo spirito di ribellione nei confronti della cultura borghese e il mito del maledettismo e influenzò autori come Antonio Fogazzaro.

Per stampare la mappa con le informazioni principali sul Decadentismo, scarica il pdf in bianco e nero qui:

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