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La riforma protestante e la controriforma cattolica

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Nell’evoluzione storica europea, due forti movimenti religiosi e culturali hanno lasciato un’impronta indelebile: la Riforma e la Controriforma. Questi due periodi, che si sono sviluppati nel XVI secolo, hanno portato profonde trasformazioni nell’ambito religioso, sociale e politico. In questa lezione approfondiremo questi due movimenti, focalizzandoci sulle loro origini, le date chiave e i personaggi emblematici che hanno plasmato il corso della storia.

Riforma e Controriforma

La Riforma e la Controriforma sono due movimenti religiosi che hanno avuto un profondo impatto sul panorama storico, culturale e religioso del XVI secolo.

La Riforma fu avviata da figure come Martin Lutero e Giovanni Calvino, e mirava a riformare le pratiche e le dottrine della Chiesa Cattolica Romana, conducendo alla formazione delle chiese protestanti.

La Controriforma, d’altra parte, rappresentò il tentativo della Chiesa Cattolica di rispondere alle critiche della Riforma e di riaffermare la propria autorità, portando a riforme interne e a un rinnovato impegno religioso. Entrambi questi movimenti ebbero un impatto significativo sulla società, la cultura e il pensiero religioso dell’epoca.

Lo scontro tra riformati e cattolici è durissimo, senza esclusioni di colpi e dà vita a una serie di guerre che insanguinano l’Europa del XVI e XVII secolo.

Il ritorno alla parola originaria dei Vangeli, nonché a Cristo come esempio e modello del vero fedele, sono soltanto due delle novità reclamate da Lutero il quale, come Calvino, non si accontenta di criticare il degrado e l’immoralità della Chiesa romana, ma dà un’interpretazione molto diversa e più radicale delle Sacre scritture, andando persino a rimettere in discussione l’esistenza, il ruolo e la funzione della Chiesa stessa.

Le figure della Riforma e della Controriforma

Martin Lutero nasce in Germania nel 1483. Decide di dedicarsi alla vita religiosa divenendo un monaco agostiniano, ma il suo carattere intransigente e la sua sete di verità lo portano a diventare nemico acerrimo del Papa e dei cattolici. Muore in Germania nel 1546.

Giovanni Calvino nasce in Francia nel 1509. Anch’egli entra in rotta di collisione con la Chiesa cattolica optando per un’interpretazione molto dura delle Sacre scritture, che si concretizza nella famosa dottrina della doppia predestinazione. Muore a Ginevra nel 1564.

Ignazio di Loyola nasce in Spagna nel 1491. Dopo una vita come militare e combattente, si converte al cattolicesimo intorno al 1521 e nel 1534 fonda la congregazione dei Gesuiti (Compagnia di Gesù), avanguardia intellettuale della Controriforma cattolica sotto il diretto controllo del Pontefice romano. Muore a Roma nel 1556.

Gli eventi storici che hanno caratterizzato Riforma e Controriforma

La Riforma e la Controriforma, avvenute nel XVI secolo, rappresentano due momenti di profondo cambiamento nella storia religiosa e culturale dell’Europa.

Se vogliamo trovare una data o un evento simbolico, la Riforma protestante ha le sue origini nel viaggio che il monaco agostiniano tedesco, Martin Lutero compie a Roma nel 1510, dove rimane sconvolto e schifato dalla corruzione endemica che devasta la Chiesa. La basilica di San Pietro, infatti, vero e proprio tempio del cristianesimo, viene edificata grazie ai proventi della vendita delle cosiddette “indulgenze” ai cristiani. Una pratica aberrante e inaccettabile per l’intransigente Lutero che, rifiutando qualsiasi compromesso, decide di riformare il cristianesimo per riportarlo alle sue origini, cioè l’interpretazione letterale del Vangelo, tipica delle prime comunità cristiane. In ciò fu favorito dall’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg, che gli permette di diffondere la sua traduzione in tedesco della Bibbia.

Se da un lato Martin Lutero è molto agguerrito e non esita a bruciare pubblicamente la bolla con cui il Papa lo scomunica, sentendosi sufficientemente protetto dal potere dei principi tedeschi ostili al papato, dall’altro lato la Chiesa romana non resta certo a guardare. Tramite l’operato dell’ex militare Ignazio di Loyola, il Papa si dota di un vero e proprio “esercito intellettuale”, rappresentato dalla congregazione religiosa dei Gesuiti (Compagnia di Gesù) fondata nel 1534, che per secoli rappresenterà l’élite intellettuale della Chiesa, andando a giustapporsi alle medievali congregazioni dei francescani (1209) e dei domenicani (1216).

Disgustato dalla corruzione e dalla dissoluzione insita nel seno di Santa romana Chiesa, Martin Lutero decide di rompere definitivamente con il Papa e di tornare a un’interpretazione più autentica dei Vangeli, senza alcuna intermediazione clericale.

Nel 1517 Martin Lutero affigge le proprie 95 tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg, vero e proprio atto ostile con cui non soltanto denuncia l’iniquità di Santa romana Chiesa, ma al tempo stesso rivendica il diritto di interpretare altrimenti i Vangeli e dare vita, così facendo, alla corrente protestante del cristianesimo. Questo evento scatenò un movimento di riforma religiosa che si diffuse rapidamente in Europa, con figure chiave come Jean Calvin in Francia e Ulrico Zwingli in Svizzera.

Frase celebre di Martin Lutero

“Dove Dio ha costruito una chiesa, il diavolo costruisce anche lui una cappella”.

(Del matrimonio)

Le mappe mentali su riforma e controriforma

La mappa mentale delle date della riforma protestante