Con Francesco Bacone si apre una nuova riflessone sull’episteme (scienza, in greco) facendo leva sul metodo dell’induzione e combattendo contro i pregiudizi e i falsi ragionamenti che imperversavano all’epoca.
Appunti
Francesco Bacone nasce a Londra nel 1561 e si occupa sia si politica, sia di filosofia della natura. Come filosofo, dedica una parte significativa della propria esistenza alla riforma del sapere europeo, proponendo un cosiddetto “Nuovo organo” (Novum Organon, 1620) al posto del vecchio “Organo” aristotelico, colpevole di dare vita a un sapere astratto e senza fondamento. Muore, sempre a Londra, nel 1626.
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Mappa mentale su Francesco Bacone
Nella mappa trovi le idee forti di Bacone, divise in pars destruens (le critiche alle dottrine degli avversari) e pars construens (il suo pensiero originale). Questo sforzo fa di Bacone una delle menti più brillanti e interessanti del suo tempo, nonostante anch’egli resti “vittima” del fascino del metodo induttivo.
Bisognerà aspettare ancora un secolo, quello dell’Illuminismo, perché il filosofo scozzese David Hume muova le sue spietate critiche contro l’induttivismo, aprendo così la porta alla grande riflessione critica kantiana.
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“Sapere è potere”
A differenza della concezione arcaica del sapere (inteso come sapere autoreferenziale e cioè senza utilità pratica) con Bacone prende piede un atteggiamento che, nei secoli a venire, diverrà sempre più caratterizzante il pensiero e l’azione dell’uomo occidentale: il sapere che penetra l’intimità dei segreti naturali deve essere usato per modificare la Natura e piegarla alle esigenze e ai bisogni umani.
Nuova Atlantide (1627)
Collocandosi all’interno di una consolidata tradizione di scritti politici che descrivono la struttura e il funzionamento delle società partendo dalla speculazione filosofica (la Repubblica di Platone, Utopia di Tommaso Moro e La città del sole di Tommaso Campanella), Bacone descrive in quest’opera come dovrebbe essere la città ideale: basata sulla pace e la tolleranza religiosa, nonché su poco lavoro equamente ripartito tra tutti gli abitanti.
Frase celebre di Francesco Bacone
"[L’amicizia] raddoppia le gioie, e divide le angosce a metà".
(Saggi, 1597)
Mappa di Bacone da stampare
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