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L'Illuminismo: contesto, temi e autori

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

L’Illuminismo, noto anche come l’Età della Ragione, è stata una corrente letteraria, filosofica e culturale che si è sviluppata nel XVIII secolo, principalmente in Europa. Questo movimento ha segnato una profonda evoluzione nel pensiero umano, allontanandosi dalle tradizioni e dall’autorità dogmatica verso una nuova enfasi sulla ragione, sull’indagine scientifica e sul questionamento critico.

Il cuore dell’Illuminismo era la convinzione che la ragione e la scienza potessero portare alla conoscenza della verità, al miglioramento della società e all’emancipazione individuale. Gli scrittori e i pensatori illuministi sostenevano che attraverso l’educazione e il dibattito razionale, l’umanità potesse progredire verso forme di governo più giuste, società più eque e scienze più avanzate. Questo ottimismo per il progresso e la fede nell’umanità per superare l’ignoranza e la superstizione era al centro del loro pensiero.

Le opere letterarie dell’Illuminismo spesso esploravano temi come la libertà individuale, la giustizia sociale, e i diritti civili, sfidando le vecchie istituzioni come la monarchia assoluta e la Chiesa. I romanzi, i saggi e le poesie di questo periodo presentavano personaggi e narratori che esprimevano la loro ricerca della verità e della conoscenza libera dal pregiudizio e dalla tradizione.

Uno dei contributi più significativi dell’Illuminismo fu il suo impatto sullo sviluppo della democrazia moderna. Gli scrittori illuministi discutevano apertamente di idee politiche che avrebbero poi plasmato le rivoluzioni in America e in Francia, come la separazione dei poteri, l’uguaglianza davanti alla legge e il consenso governativo.

L’importanza attribuita all’educazione era un altro aspetto cruciale, con l’istruzione vista come il mezzo primario per il progresso personale e sociale. In questo contesto, la letteratura non era solo un mezzo di intrattenimento, ma anche uno strumento di diffusione delle idee illuministiche e di promozione del dibattito intellettuale.

In termini di stile, gli autori illuministi preferivano una chiarezza espositiva e una struttura logica, evitando l’ornamentazione e la complessità barocca in favore di un linguaggio diretto e accessibile. L’approccio analitico e critico dell’Illuminismo si estendeva anche alla religione e alla morale, con un’esplorazione delle virtù umane basate sulla ragione piuttosto che sul dogma religioso.

I temi dell’Illuminismo

L’Illuminismo fu un periodo caratterizzato da un forte apprezzamento per la ragione e per la libertà di pensiero. Questa fu un’epoca in cui si affermava con forza l’idea che la ragione umana potesse essere la guida verso una comprensione più profonda della realtà e verso il miglioramento della società. Il pensiero libero e critico era visto come un diritto inalienabile dell’individuo, una luce che poteva dissipare le ombre dell’ignoranza e del pregiudizio.

La circolazione democratica del sapere era un altro principio fondamentale. Gli illuministi sostenevano che la conoscenza dovesse essere accessibile a tutti e che l’istruzione fosse essenziale per il progresso della società. Questo portò alla creazione di enciclopedie, biblioteche e accademie che avevano l’obiettivo di diffondere le scoperte scientifiche e le idee filosofiche a un pubblico più ampio.

Un ottimismo pervasivo riguardo la natura umana e la fiducia nel progresso erano sentimenti dominanti. Gli illuministi credevano fermamente che, attraverso l’applicazione della ragione e della scienza, l’umanità potesse continuare a migliorare, raggiungendo livelli sempre più alti di libertà, giustizia e felicità. Questa fede nel potenziale umano si estendeva anche alla sfera sociale e politica, con la convinzione che le persone potessero governarsi in modo equo e razionale.

Infine, il cosmopolitismo rifletteva la visione illuminista di un mondo interconnesso, in cui gli individui non erano solo cittadini del proprio paese, ma membri di una comunità globale. Questo sentimento era radicato nella credenza nella fraternità universale e nella responsabilità morale verso tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle loro origini geografiche o culturali.

Il contesto di sviluppo dell’Illuminismo

L’Illuminismo fu un movimento di pensiero che prese le mosse in Francia nel XVIII secolo, un periodo storico in cui fermentavano idee rivoluzionarie e desiderio di cambiamento. In questo contesto, l’Enciclopedia di Diderot e d’Alembert, pubblicata per la prima volta nel 1751, simboleggia l’essenza del movimento: un tentativo di catalogare il sapere umano con l’intento di diffondere la conoscenza e promuovere il pensiero razionale. Quest’opera monumentale, che riuniva contributi di alcuni dei più grandi pensatori dell’epoca, era un manifesto contro l’ignoranza e un invito a valutare criticamente ogni aspetto della vita e della società.

Il clima intellettuale dell’epoca era dominato da un crescente scetticismo nei confronti delle istituzioni tradizionali e del dogmatismo religioso. I filosofi illuministi, tra cui Voltaire, Rousseau e Montesquieu, si adoperavano per una riforma della società basata sulla ragione, sulla scienza e sui diritti dell’uomo. Essi credevano che l’educazione e la conoscenza potessero liberare gli individui dalle catene dell’oppressione e guidarli verso una maggiore libertà e uguaglianza.

Il contesto politico ed economico non era meno significativo. L’Europa stava attraversando cambiamenti radicali dovuti all’espansione del commercio, all’inizio della Rivoluzione Industriale e all’emergere di nuove classi sociali. Questi cambiamenti contribuivano a un senso di instabilità ma anche di possibilità, alimentando la convinzione che le vecchie strutture sociali e politiche potessero e dovessero essere migliorate.

La Rivoluzione francese del 1789 fu il culmine di queste tensioni e un evento che segnò profondamente la storia mondiale. Fu il risultato pratico e violento delle idee diffuse dall’Illuminismo: una sfida diretta all’ancien régime e un esperimento di ricostruzione della società secondo principi di libertà, uguaglianza e fraternità. Questo tumultuoso periodo non solo rovesciò l’ordine stabilito ma diffuse anche l’idealismo illuminista in tutta Europa e oltre, provocando una risonanza globale che avrebbe continuato a influenzare la politica, la cultura e la filosofia per i secoli a venire.

In questo contesto di vasto rinnovamento intellettuale, sociale e politico, l’Illuminismo si radicò come una forza che avrebbe plasmato il mondo moderno, promuovendo un’epoca caratterizzata dall’esaltazione della ragione umana come la luce guida verso una società più giusta e illuminata.

Gli autori più importanti dell’Illuminismo

Nel corso dell’Illuminismo, emergono figure di intellettuali impegnati, i philosophes, che utilizzano la penna per esplorare e influenzare il mondo intorno a loro. Tra questi, Daniel Defoe si distingue per il suo romanzo “Robinson Crusoe”, una storia di avventura che esplora temi di autonomia, sopravvivenza e civilizzazione. Jonathan Swift, con il suo pungente “I viaggi di Gulliver”, offre una satira mordace delle istituzioni politiche e della società del suo tempo, esponendo le follie umane attraverso il racconto di straordinari viaggi immaginari.

Charles Louis Montesquieu, attraverso la sua opera “De l’esprit des lois”, studia i sistemi politici e l’importanza della separazione dei poteri, un concetto che influenzerà profondamente le moderne democrazie. Voltaire, forse uno dei più prolifici scrittori dell’epoca, con opere come “Candide”, critica la filosofia dell’ottimismo e difende la libertà di espressione e la critica sociale. Jean-Jacques Rousseau, con il suo “Contratto Sociale”, argomenta a favore della sovranità popolare e del ritorno a uno stato di natura più genuino e libero dai vincoli della società corrotta.

Denis Diderot, oltre al suo contributo come coeditore dell’Enciclopedia, esprime nelle sue opere, come “La Religieuse”, una critica alla religione e alle istituzioni, esplorando la psicologia dei suoi personaggi con uno sguardo moderno. Jean-Baptiste d’Alembert, anch’egli collaboratore dell’Enciclopedia, contribuisce in modo significativo alla promozione del sapere scientifico e filosofico.

In Italia, Pietro Verri, con la rivista “Il Caffè”, diventa un promotore del pensiero illuminista, mentre Cesare Beccaria, con il suo rivoluzionario “Dei delitti e delle pene”, pone le basi per la riforma del sistema giudiziario, condannando la tortura e la pena di morte e influenzando il pensiero giuridico internazionale.

Questi autori hanno in comune l’impiego della letteratura come strumento di esplorazione e critica della realtà sociale e politica, esprimendo con forza la necessità di riformare la società sulla base di principi razionali e umanistici. Con le loro opere, hanno gettato le basi per il dibattito moderno su libertà, giustizia, uguaglianza e diritti umani, sostenendo la transizione verso un’era di maggiore luce e ragione.

Cesare Beccaria: Dei delitti e delle pene

Tra gli autori italiani più importanti dell’Illuminismo va ricordato Cesare Beccaria, nonno materno di Alessandro Manzoni.

La sua opera più famosa è il trattato Dei delitti e delle pene, un breve scritto contro la tortura e la pena di morte destinato ad avere notevole influenza nell’ambito del diritto penale.

La condanna della tortura e della pena di morte non è dovuta a considerazioni morali, ma a una concezione pragmatica e utilitaristica: per Beccaria, infatti, si tratta di punizioni inutili.

Nel passo che trovi nella scheda Beccaria spiega cosa sono le leggi e per quale motivo sono state introdotte le pene: il sistema di sanzioni e premi previsto dalle leggi, infatti, fa sì che l’uomo, per natura mosso dalle sue passioni, orienti razionalmente la sua condotta.

Per stampare la scheda, scarica il pdf qui:

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Mappa mentale dell’Illuminismo: temi e autori

La mappa ti aiuta a memorizzare le caratteristiche principali dell’Illuminismo, gli autori più importanti e le loro opere.

Uno dei simboli dell’Illuminismo francese è l’Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, pubblicata tra il 1751 e il 1772 in 17 volumi sotto la direzione di Diderot e d’Alembert, destinata a essere non soltanto un’immensa opera divulgativa, ma anche un vero e proprio manifesto delle idee degli illuministi.

Per stampare la mappa con le informazioni principali sull’Illuminismo, scarica il pdf in bianco e nero qui:

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