La peste in Europa

Il periodo di sviluppo iniziato dopo l'epoca carolingia conosce una terribile battuta d’arresto con la diffusione della peste nel 1348, capace di falcidiare la popolazione come un vero e proprio flagello divino.

Da dove arriva la peste? Nell’antichità troviamo molti esempi, dalla peste di Atene (V a.C.) a quella antonina (II d.C). Oggi però sappiamo che probabilmente non di vera peste si trattava bensì di altre epidemie altrettanto mortifere, quali vaiolo, morbillo e tifo. 

Appunti

Con la forza straripante che la caratterizza, la peste del Trecento, chiamata anche peste bubbonica o peste nera, devasta l’economia, la società, i commerci, la politica e gli stili di vita di milioni di persone in Europa, arrivando a sterminare fino a un terzo della popolazione presente.

Boccaccio ne dà una descrizione letteraria, come farà anche Manzoni nei Promessi Sposi con la peste del Seicento.

Le conseguenze della peste in Europa sono terrificanti: crollo demografico, dei consumi, dei traffici e, in generale, di tutte le attività umane. Ma, come sempre accade, anche da un simile flagello l’uomo prova a difendersi e, a tempo debito, a rialzarsi per riprendere le proprie attività.

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Prerequisiti per affrontare la lezione sulla peste in Europa

Per affrontare la lezione sulla peste in Europa è necessario conoscere la vita e le opere di Giovanni Boccaccio.

Mappa mentale della peste in Europa

Peste nera, peste bubbonica o peste polmonare? Dipende dai sintomi, diremmo oggi.

La peste bubbonica era così chiamata perché gonfiava i linfonodi, ma era detta anche nera perché portava alla necrosi dei tessuti.

Invece la peste polmonare era caratterizzata dall’emissione di fiotti di sangue dal naso e dalla bocca, segno inequivocabile che la malattia era penetrata nel nostro organismo e che le speranze di sopravvivere erano molto poche.

Per stampare la mappa con le conseguenze della peste del Trecento vai in fondo alla lezione.

 

La peste in letteratura

Video youtube

La peste ritorna in diverse opere letterarie:

  • Boccaccio usa la peste fiorentina del Trecento come cornice letteraria per giustificare l’ambientazione del suo Decameron.
  • “La peste a entrambe le famiglie” è l’invocazione di Mercuzio morente che, nel Romeo e Giulietta di Shakespeare (1597), rivolge contro ambedue le famiglie veronesi, Capuleti e Montecchi, responsabili della sua morte.
  • Nei Promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840 - 1842) il perfido Don Rodrigo incontra la morte proprio per causa dell’epidemia.
  • La peste di Albert Camus (1947) è un romanzo francese del secondo dopoguerra, ambientato in Algeria, allora colonia francese.

Per approfondire guarda il video.

La peste secondo Boccaccio

Ecco come Boccaccio nel Decameron descrive i bubboni della peste:

"[...] nascevano nel cominciamento d’essa a’ maschi e alle femine parimente o nella anguinaia o sotto le ditella certe enfiature, [...] le quali i volgari nominavan gavoccioli".

Mappa sulla peste in Europa da stampare

Se vuoi stampare la mappa con le informazioni principali sulla peste in Europa, scarica il pdf in bianco e nero qui: