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Come si fa l'analisi del testo: esempi e spiegazioni

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Per fare l’analisi di un testo bisogna comprenderne il significato. Nel caso di un testo letterario è importante scavare anche al di là del significato letterale e dare un’interpretazione del testo che tenga conto anche del contesto storico e culturale in cui è collocato.

Analizzare un testo significa comprendere il suo significato e individuarne i temi principali: già il titolo può aiutarti a formulare delle ipotesi sul contenuto del testo che stai per leggere. Ma come si procede esattamente in un’analisi del testo? Quali sono i passi da seguire e le domande da porsi? Come si districano le numerose trame e sottotrame presenti in un testo? E come si individuano e si interpretano i vari elementi stilistici e retorici che l’autore utilizza per trasmettere il suo messaggio? Scopriamolo insieme!

Fai ipotesi sul contenuto

Puoi iniziare a comprendere un testo ancora prima di leggerlo!

Come? Osservando il titolo e, se ci sono, le immagini.

Il titolo, infatti, può servirti per fare delle ipotesi sul contenuto e per intuire l’argomento del testo. Così potrai richiamare alla mente tutto quello che sai sul tema e usare le informazioni che già possiedi per integrare quello che leggi.

Quando ci sono, anche le immagini possono aiutarti. Osservale con attenzione prima di iniziare a leggere e prova a chiederti cosa rappresentano. Se riuscirai a decifrarle bene, ti guideranno nel corso della lettura.

Comprendere il significato di un testo

Per l’analisi di un testo è fondamentale comprenderne il significato. A volte, però, non basta individuare il significato letterale, cioè il senso più ovvio e immediato delle parole, ma bisogna scavare più in profondità per cogliere anche il senso figurato.

Il titolo, in ogni caso, è il primo elemento a cui fare attenzione. Ancora prima di leggere il testo, il titolo può servirti per fare delle ipotesi sul contenuto e per intuire l’argomento di cui si parlerà. Così potrai richiamare alla mente tutto quello che sai sul tema e usare le informazioni che già possiedi per integrare quello che leggi.

Quando ci sono, anche le immagini possono aiutarti. Osservale con attenzione prima di iniziare a leggere e prova a chiederti cosa rappresentano. Se riuscirai a decifrarle bene, ti guideranno nel corso della lettura.

Inizia poi con una lettura orientativa per farti rapidamente un’idea dell’argomento del testo oppure fai una lettura selettiva concentrandoti solo sulle informazioni che ti interessano.

Tema centrale e informazioni accessorie

Leggere e comprendere un testo significa anche saper individuare il tema centrale. Le informazioni si distinguono infatti in:

  • principali: sono essenziali per la comprensione del racconto;
  • secondarie o accessorie: aggiungono dei particolari in più, non strettamente necessari.

Per individuare le informazioni principali all’interno di un testo puoi procedere così:

  1. fai una prima lettura per capire il senso generale;
  2. nella seconda lettura cerca le risposte alle 5 W (chi? – cosa? – quando? – dove? – perché?): sono le domande che guidano chi scrive e quindi trovare le risposte è la strada giusta;
  3. sottolinea o evidenzia con colori le parole chiave.

Significati impliciti e informazioni nascoste

Un testo può anche avere significati impliciti. Chi parla o scrive, infatti, può:

  • dirti esplicitamente tutto quello che devi sapere;
  • lasciare che sia tu a trovare tra le righe le informazioni nascoste.

Questo vale soprattutto per i testi letterari e a maggior ragione per i testi poetici. In questo caso è importante considerare anche le soluzioni espressive adottate, gli accorgimenti stilistici e formali e le figure retoriche che aggiungono ulteriori significati al testo.

Riconoscere le informazioni false

Un testo può contenere anche informazioni false, che possono essere:

  • errori: se chi scrive riferisce informazioni che ritiene vere, ma non lo sono;
  • menzogne: se chi scrive sa di dire il falso e lo fa volutamente per ingannare chi legge.

Snodi testuali

Una volta che hai individuato le informazioni, per comprendere il senso del testo devi saperle collegare, cioè cogliere gli snodi testuali che fanno progredire la narrazione.

Spesso ci sono relazioni di:

  • tempo: prima accade una certa cosa e dopo un’altra;
  • causa-effetto: un evento è la conseguenza dell’altro.

Ci sono delle parole che puoi usare come “spia” per trovare i collegamenti: le congiunzioni. Se dici “Prima finisco i compiti e poi vi raggiungo” il rapporto tra le due azioni raccontate è temporale; se invece dici “Vi raggiungo perché ho finito i compiti” il rapporto è di tipo causale.

Interpretazione del testo

Il tuo lavoro non finisce quando arrivi in fondo al testo, ma devi anche saperlo commentare e interpretare tenendo conto del contesto in cui è inserito.

Hai capito qual è lo scopo per cui il testo è stato scritto e chi è il destinatario? La circolare che l’insegnante legge in classe, per esempio, ha l’obiettivo di informare di qualcosa e si rivolge agli studenti e ai loro genitori; la favola, invece, ha lo scopo di trasmettere un insegnamento a chi legge. Rifletti quindi sul perché il testo è stato scritto e cerca di intuire come la pensa l’autore o l’autrice del brano: qual è il suo punto di vista e che messaggio vuole dare?

E tu? Sei d’accordo o la pensi diversamente? Leggere un testo, infatti, significa anche essere disponibili a confrontare le proprie opinioni con quelle di chi scrive. Puoi condividere fin dall’inizio il pensiero dell’autore, cambiare idea nel corso della lettura oppure restare di diverso avviso fino alla fine. In nessuno di questi casi, comunque, avrai perso tempo perché il tuo pensiero sull’argomento ne uscirà arricchito, mutato o immutato che sia.