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Come scrivere un fumetto: consigli ed esempi

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Il fumetto non è semplicemente un amalgama di parole e immagini; piuttosto, è un linguaggio ricco e multidimensionale in cui la storia viene raccontata attraverso una serie di vignette sequenziali. Questa tipologia di testo, spesso definito “arte sequenziale“, ha la capacità di condensare momenti epici e intime riflessioni all’interno delle sue pagine, trascinando il lettore in un viaggio visivo e testuale.

Ma cos’è esattamente un fumetto? A livello base, un fumetto è una forma di storytelling che utilizza una combinazione di immagini e parole per raccontare una storia. Tuttavia, come ogni forma d’arte, porta con sé sfumature e complessità. Le immagini, composte di disegni e colori, non sono solo decorazioni: servono a definire il tono, impostare il ritmo e, insieme al testo, guidare la narrazione. Allo stesso modo, le parole, racchiuse spesso in fumetti o didascalie, danno voce ai personaggi e offrono contesto, aggiungendo profondità alla trama.

Quando ci si avventura nella scrittura di un fumetto, ci sono diversi elementi chiave da considerare. Oltre alla trama e ai personaggi, è essenziale pensare alla disposizione delle vignette, al flusso della storia e alla maniera in cui le immagini e il testo interagiscono tra loro. Ogni vignetta è un frammento di un racconto più ampio e ogni dettaglio, sia esso un espressione del volto, un gioco di ombre o una singola parola, può avere un impatto significativo sulla comprensione e sull’immersione del lettore.

In questo articolo, ci immergeremo nel mondo avvincente dei fumetti, esplorando sia la teoria che la pratica dietro la creazione di queste opere: iniziamo!

Le vignette nel fumetto

Leggendo un fumetto vedrai che nelle vignette, insieme ai disegni, ci sono anche delle parti di testo. Le figure all’interno delle quali vanno riportate non sono casuali:

  • si usano i balloon per le parole dei personaggi;
  • si usano le nuvolette per i pensieri dei personaggi;
  • si usano riquadri per le parti narrative o descrittive.

La tavola a fumetti

Una tavola a fumetti, cioè la singola facciata di una pagina, è composta da una o più vignette, a seconda del formato e del tipo di fumetto. Nei fumetti italiani, per esempio, le tavole sono composte da tre strisce e da un massimo di sei vignette.

Non si tratta di regole vincolanti e si possono utilizzare vignette di forme diverse, scontornate, estese in verticale su più strisce o addirittura tanto grandi da occupare un’intera tavola per dare un ritmo diverso alla storia e attirare l’attenzione del lettore. Per esempio le vignette lunghe rallentano il ritmo, quelle con i bordi arrotondati raccontano dei flashback.

Nella lettura delle vignette si comincia dalla prima in alto a sinistra e si procede così su ogni striscia, con la sola eccezione dei manga, che si leggono da destra verso sinistra. Anche all’interno di ogni vignetta il personaggio che parla per primo è posto a sinistra.

Il testo va riportato all’interno di:

  • balloon per le parole dei personaggi;
  • nuvolette per i pensieri dei personaggi;
  • riquadri per didascalie, parti narrative o descrittive.

Inquadrature e onomatopee nei fumetti

Per realizzare un fumetto non basta definire i dialoghi, ma bisogna anche scegliere la giusta inquadratura per ogni vignetta. Tra le inquadrature più comuni ci sono:

  • il campo lungo: i personaggi sono visti da lontano e all’interno di in uno spazio ben definito;
  • il campo medio: la visione dei personaggi è più ravvicinata per permettere di cogliere le interazioni con l’ambiente circostante;
  • la figura intera: il personaggio occupa la vignetta dalla testa ai piedi;
  • il piano medio: il personaggio è rappresentato dalla vita in su (nel piano americano invece da metà gamba in su);
  • il primo piano: si concentra sulla mimica dei personaggi fino ad arrivare al primissimo piano per i momenti di maggior intensità;
  • il dettaglio: l’inquadratura si concentra su una parte di una figura o su un oggetto particolarmente importante.

Oltre ai disegni e alle parole dei personaggi, nelle vignette possono esserci anche delle onomatopee, che rappresentano graficamente i suoni.

Sono onomatopee bang, spesso associata agli spari, crash, che indica una rottura, splash, per gli oggetti che cadono in acqua, tic tac, din don, boing, smack e tante altre che indicano i rumori prodotti da alcune azioni o da determinati oggetti.

Possono anche uscire dalle vignette, cercando di riprodurre visivamente il suono rappresentato e sempre facendo attenzione all’armonia dell’insieme.

Fumetti consigliati

Qui trovi qualche fumetto consigliato per prendere familiarità con questo tipo di testo:

  • i fumetti Marvel, da cui sono tratti i famosi adattamenti cinematografici. È proprio dalla Marvel Comics che sono stati inventati personaggi come l’Uomo Ragno, Thor, Hulk, i Fantastici Quattro, Iron Man, Capitan America, divenuti così popolari da spingere la casa editrice a creare delle serie di fumetti in cui tutti questi eroi si uniscono in una lega per sfidare i nemici comuni. Così nascono gli Avengers, una saga che al cinema ha battuto i record di incassi in tutto il mondo. Per saperne di più guarda la lezione di listening dedicata proprio agli Avengers.
  • Diabolik, che ha segnato la nascita del genere del fumetto nero italiano negli anni Sessanta del Novecento. Il protagonista è un ladro e assassino spietato che porta a compimento i suoi piani criminali con l’aiuto della compagna e complice Eva Kant.
  • Calvin & Hobbes, che racconta le avventure di Calvin, un bambino di sei anni, insieme alla sua tigre di pezza Hobbes. La tigre si anima grazie alla fantasia di Calvin, diventando un essere vivente dotato di una sua personalità, mentre per gli altri è solo una normale tigre di pezza. Non mancano opinioni su questioni sociali, politiche, economiche, filosofiche e culturali.

Tra i fumettisti italiani più famosi c’è Zerocalcare, nome d’arte di Michele Rech, che ha iniziato la sua attività realizzando una storia a fumetti sul G8 di Genova del 2001, ha pubblicato La profezia dell’armadillo e Un polpo alla gola e nel 2011 ha aperto un blog a fumetti, genere diffuso in Francia, ma quasi sconosciuto in Italia, in cui pubblica storie a fumetti autobiografiche.

Scrivi il tuo fumetto

Vuoi provare a scrivere un fumetto? Nella scheda trovi un esercizio per metterti alla prova.

Le Favole di Esopo sono una raccolta di storie attribuite allo scrittore greco vissuto circa 2600 anni fa. Si tratta di brevi racconti che hanno per protagonisti degli animali e vogliono trasmettere una certa morale.

La favola che trovi sulla scheda è quella della lepre e della tartaruga che si sfidano in una gara di corsa. Il risultato sembra scontato, ma… mai darsi per vinti prima del tempo!

Leggi il testo della favola e divertiti a trasformarlo in un racconto a fumetti riempiendo le vignette in modo da dare la parola ai personaggi della storia.

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