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Introduzione alla logica: definizione e scopo

Agostino Sapienza

Agostino Sapienza

INSEGNANTE DI MATEMATICA

Sono nato a Reggio Calabria il 07/10/85. Mi sono diplomato nel 2005 all'Istituto Magistrale Statale Tommaso Gulli. Ho conseguito la laurea triennale in Relazioni Internazionali a Messina e in Economia Internazionale a Padova. Dopo un pò di anni negli studi commercialisti sono stato chiamato per una supplenza covid nella classe di insegnamento A47. Ho poi conseguito l'abilitazione a Trieste nel sostegno e sono entrato di ruolo nel 2023

La logica, con la sua rigorosa struttura di ragionamento e le sue regole precise, è lo strumento per eccellenza utilizzato nella costruzione di argomentazioni valide e nella valutazione critica delle affermazioni.

La logica è lo strumento chiave di tutti i ragionamenti: serve a numerosi scopi fondamentali sia nel campo accademico che nella vita quotidiana. È la disciplina che studia i principi del ragionamento corretto e valido, fornendo strumenti per distinguere argomentazioni valide da quelle invalide e per costruire ragionamenti corretti.

Ogni volta che pensiamo, ragioniamo sulla causa effetto e effettuiamo deduzioni stiamo utilizzando la logica. Quando c’è da ragionare dobbiamo ricorrere alla logica! Che cos’è la logica? Quando nasce? A cosa serve? Scopriamolo insieme.

Che cos’è la logica?

La parola logica viene dal greco λόγος, logos, che vuol dire “parola” ma anche “pensiero”, “argomento” o “ragione”. Essa è legata allo studio del ragionamento e dell’argomentazione, ed è una disciplina che rappresenta uno dei punti di intersezione tra la filosofia e le materie scientifiche.

Uno dei suoi massimi esponenti è Aristotele, che le diede un’impostazione sistematica, organizzando in regole i processi del ragionamento: nonostante ciò la logica nasceva già molto prima del grande filosofo.

Della logica aristotelica sono rimasti famosi i sillogismi, incentrati sulle regole ma non sulla verità.

Il sillogismo nella logica

Il sillogismo è una forma di ragionamento deduttivo che risale ad Aristotele, il filosofo greco che lo ha formalizzato nel suo trattato di logica, gli “Analitici Primi”. Un sillogismo consiste in tre parti: due premesse e una conclusione, ciascuna delle quali è una proposizione che afferma o nega qualcosa su un soggetto. L’idea di base è che, se le due premesse sono vere, allora la conclusione che ne deriva logicamente deve essere anch’essa vera.

La struttura tipica di un sillogismo può essere esemplificata come segue:

  1. Premessa maggiore: Tutti gli uomini sono mortali.
  2. Premessa minore: Socrate è un uomo.
  3. Conclusione: Socrate è mortale.

In questo esempio, “tutti gli uomini sono mortali” è la premessa maggiore che stabilisce una regola generale. “Socrate è un uomo” è la premessa minore che applica questa regola a un caso specifico. La conclusione “Socrate è mortale” segue logicamente dalle due premesse.

Altro esempio di sillogismo:

“Tutti i fiori hanno i petali.
La margherita è un fiore.
La margherita ha i petali”

Ma anche:
“Tutti i fiori cantano.
La rosa è un fiore.
La rosa canta!”

A cosa serve la logica?

Sì, ma allora, se è qualcosa solo di filosofico o matematico… a cosa serve davvero la logica?

La logica è lo strumento chiave di tutti i ragionamenti, non solo i filosofi la usano per il pensiero, ma anche i matematici per strutturare le dimostrazioni attraverso “passaggi logici” ed inconfutabili e, come loro, tutti gli scienziati usano la logica per passare dalle ipotesi alle deduzioni, per formulare teorie: basti pensare a Newton, Archimede, Galilei, Einstein…

Ed ancora, la logica è lo strumento di deduzione che utilizza Sherlock Holmes che, dalle tracce, risolve il caso ragionando: “Elementare, mio caro Watson!”.

L’avvocato che difende un suo cliente o interpreta una legge, il giudice che emana la sentenza, il medico che effettua una diagnosi a partire dalle informazioni sul paziente, sono tutti esempi di ragionamento e, quindi, di logica. L’ingegnere utilizza la logica per costruire i circuiti e l’informatico la utilizza per scrivere i suoi codici in modo da istruire il computer a “pensare” in maniera automatica.

La logica ha da sempre affascinato anche scrittori e letterati: lo stesso Lewis Carol, matematico e autore di “Alice nel paese delle meraviglie”, nascose gli indovinelli di logica all’interno dei suoi libri.

Ogni volta che pensiamo, ragioniamo sulla causa-effetto e facciamo deduzioni, stiamo utilizzando la logica. Quando c’è da ragionare, pertanto, dobbiamo ricorrere alla logica!