Testo del Problema 1: Il metodo delle parabole di Thomson Gennaio 2016
Navigando in Internet per una ricerca sugli isotopi hai trovato il seguente articolo di J. J. Thomson pubblicato sui “Proceedings of The Royal Society'' nel 1913.
L’esperimento a cui l’articolo fa riferimento può essere considerato come uno tra i più importanti del secolo ventesimo, nel passaggio dalla Fisica cosiddetta Classica alla Fisica Moderna, più precisamente l’inizio della Fisica Subatomica.
Nell'articolo Thomson descrive le sue osservazioni sui cosiddetti “raggi canale'', formati da quelli che noi oggi chiamiamo ioni, quando attraversano un campo elettrico uniforme £$\vec E$£ e un campo magnetico, pure uniforme, £$\vec B$£ paralleli tra loro e perpendicolari alla velocità delle particelle £$\vec v$£.
Nel disegno riprodotto qui a fianco ed estratto dall'articolo originale, le particelle entrano attraverso l'ugello C e, con velocità parallele tra loro, attraversano il campo elettrico e quello magnetico nella regione identificata dalle lettere PLQM. I campi sono paralleli tra di loro e perpendicolari al piano della pagina.Nell'articolo Thomson scrive:
“Supponi che un fascio di queste particelle si muova parallelamente all'asse £$x$£, colpendo un piano fluorescente perpendicolare al loro cammino in un punto O. Se prima di raggiungere il piano agisce su di esse un campo elettrico parallelo all'asse £$y$£, il punto ove le particelle raggiungono il piano è spostato parallelamente all'asse £$y$£ di una distanza pari a: $$y=\frac{q A_1}{m v_0^2}$$ dove £$q$£, £$m$£ e £$v_0$£ sono rispettivamente la carica, la massa e la velocità delle particelle e £$A_1$£ è una costante dipendente dal campo elettrico e dal cammino della particella ma indipendente da £$q$£, £$m$£, £$v_0$£.
Se invece sulle particelle agisce un campo magnetico anch'esso parallelo all'asse £$y$£, le particelle vengono deflesse parallelamente all'asse £$z$£ e il punto ove le particelle raggiungono il piano è spostato parallelamente all'asse £$z$£ di una distanza pari a: $$z= \frac{q A_2} {mv_0}$$ dove £$A_2$£ è una costante dipendente dal campo magnetico e dal cammino della particella ma indipendente da £$q$£, £$m$£ e £$v_0$£''.
E più oltre continua: “Così, tutte le particelle con lo stesso rapporto £$\frac{q}{m}$£ in presenza di campo elettrico e magnetico colpiscono il piano su una parabola che può essere visualizzata facendo incidere le particelle su una lastra fotografica''.
E ancora: “Poiché la parabola corrispondente all'atomo di idrogeno è presente in praticamente tutte le foto ed è immediatamente riconoscibile [...] è molto facile trovare il valore di £$\frac{q}{m}$£ per tutte le altre''.
Un esempio di queste foto è riportato nella Figura 1:
che viene riportata, ingrandita e invertita in colore, nella Figura 2:
- Fissando un sistema di riferimento con origine nel punto £$O$£ ove le particelle colpiscono il piano fluorescente in assenza del campo elettrico e di quello magnetico, l'asse £$x$£ nella direzione del moto delle particelle e l'asse £$y$£ nella direzione comune dei campi elettrico e magnetico, dimostra dalle informazioni date la validità delle formule riportate da Thomson per le deflessioni nelle direzioni £$y$£ e £$z$£ dovute al campo elettrico e al campo magnetico.
Nella dimostrazione assumi che gli effetti di bordo siano trascurabili e che la forza di Lorentz sia sempre diretta nella direzione £$z$£. - Dimostra che le particelle con lo stesso rapporto £$\frac{q}{m}$£ formano sul piano £$x=0$£ una parabola quando è presente contemporaneamente sia il campo elettrico sia quello magnetico; determina l'equazione della parabola in funzione del rapporto £$\frac{q}{m}$£ e dei parametri £$A_1$£ e £$A_2$£.
- Ricordando che gli ioni di idrogeno hanno il massimo rapporto £$\frac{q}{m}$£, individua la parabola dovuta agli ioni di idrogeno. Scegli poi un'altra parabola delle foto e determina il rapporto £$\frac{q}{m}$£ relativo a questa parabola, in unità dello stesso rapporto £$\frac{q}{m}$£ per l'idrogeno. Descrivi dettagliatamente il procedimento seguito.
- Immagina ora di ruotare il campo elettrico in modo che sia diretto nella direzione £$z$£ e con verso tale da deflettere le particelle in verso opposto alla deflessione dovuta al campo magnetico. Disegna la direzione e verso del campo elettrico e di quello magnetico affinché essi operino come descritto e determina la condizione che deve essere verificata affinchè la deflessione totale sia nulla. Ipotizzando di utilizzare il dispositivo come strumento di misura, quale grandezza potrebbe misurare?