Prerequisiti per Dipendenza e indipendenza lineare
I prerequisiti per verificare la dipendenza e indipendenza lineare di vettori sono:
In questa lezione farai la conoscenza di un concetto semplice quanto fondamentale dell’algebra lineare: le combinazioni lineari. Imparerai anche altre nozioni relative agli spazi vettoriali, come la dipendenza (e l’indipendenza) lineare, i sistemi di generatori, le basi.
Nelle lezioni precedenti hai familiarizzato con i concetti di spazio vettoriale e di sottospazio. Come probabilmente ricorderai, tuttavia, le definizioni che hai studiato per questi oggetti (soprattutto il primo) non erano delle più semplici. Vogliamo quindi arrivare a descrivere uno spazio vettoriale in modo più semplice e naturale: ma per fare questo, dobbiamo introdurre alcune nozioni propedeutiche.
La prima di queste è la nozione di combinazione lineare. A dispetto del nome, si tratta di un concetto estremamente semplice, che deriva immediatamente dalle operazioni di addizione tra vettori e di moltiplicazione di un vettore per uno scalare. Una combinazione lineare, infatti, non è altro che un vettore che si ottiene combinando tra loro alcuni vettori mediante le due operazioni sopra citate. Un caso particolare di combinazione lineare, vedrai, è quello di combinazione lineare convessa.
Una volta che avrai compreso bene cos’è una combinazione lineare, sarà un gioco da ragazzi imparare il concetto di indipendenza lineare, e quello, complementare, di dipendenza lineare.
A questo punto la strada sarà spianata per arrivare a comprendere cosa sia un sistema di generatori di uno spazio vettoriale. Arriverai finalmente a capire un concetto chiave dell’algebra lineare: quello di base di uno spazio vettoriale.
Imparerai quindi a risolvere problemi abbastanza complessi ma anche divertenti, per esempio: scomporre un vettore nelle sue componenti rispetto a una base, determinare la dimensione di uno spazio vettoriale, determinare una base di un dato spazio vettoriale.
Sei pronto a partire per questo viaggio? Buon divertimento!
I prerequisiti per verificare la dipendenza e indipendenza lineare di vettori sono:
Consideriamo un insieme di vettori £$\overrightarrow{v_1}, \overrightarrow{v_2}, \dots, \overrightarrow{v_n}$£ appartenenti a uno spazio vettoriale £$V$£. Moltiplichiamo ogni vettore £$\overrightarrow{v_i}$£ per uno scalare £$a_i$£, e calcoliamo la somma complessiva dei vettori ottenuti: £$a_1\overrightarrow{v_1} + a_2\overrightarrow{v_2} + \dots + a_n\overrightarrow{v_n}$£. La somma è detta combinazione lineare dei vettori £$\overrightarrow{v_1}, \overrightarrow{v_2}, \dots, \overrightarrow{v_n}$£ con gli scalari £$a_1, a_2, \dots, a_n$£. La somma è stata ottenuta attraverso operazioni lineari, cioè l’addizione tra due o più vettori e la moltiplicazione di un vettore per uno scalare. Per definizione di spazio vettoriale, queste operazioni producono come risultato vettori che appartengono ancora allo stesso spazio vettoriale £$V$£. Se scegliamo gli scalari £$a_i, i = 1 \dots n$£ in modo che soddisfino le due proprietà seguenti:
Dato un insieme di vettori £$\overrightarrow{v_1}, \overrightarrow{v_2}, \dots, \overrightarrow{v_n}$£ in uno spazio vettoriale £$V$£, essi si dicono linearmente indipendenti se l’uguaglianza £$a_1\overrightarrow{v_1} + a_2\overrightarrow{v_2} + \dots + a_n\overrightarrow{v_n} = 0$£ è soddisfatta se e solo se tutti gli scalari sono uguali a zero. Dato lo stesso insieme di vettori, essi si dicono invece linearmente dipendenti se esiste almeno una n-upla di scalari non tutti nulli che annulla la suddetta combinazione lineare. Valgono poi i seguenti teoremi, la cui dimostrazione è lasciata come esercizio:
Dato un insieme di vettori £$\left \{ \overrightarrow{v_1}, \overrightarrow{v_2}, \dots, \overrightarrow{v_n} \right \}$£ di uno spazio vettoriale £$V$£, non è detto che qualsiasi vettore di £$V$£ possa essere espresso come combinazione lineare di quei vettori. In altri termini, non sempre è possibile determinare una n-upla di scalari £$a_1, a_2, \dots, a_n$£ tali che £$a_1\overrightarrow{v_1} + a_2\overrightarrow{v_2} + \dots + a_n\overrightarrow{v_n}$£ sia uguale a £$\overrightarrow{u}$£. Quando è possibile, si dice che l’insieme dei vettori considerato è un sistema di generatori dello spazio vettoriale £$V$£, e anche che l’insieme dei vettori genera l’intero £$V$£, cioè tutti i vettori di quello spazio. Due teoremi che enunciamo senza dimostrazione affermano che:
Finché un sistema di generatori è formato da vettori tra di loro linearmente dipendenti, è sempre possibile eliminare dal sistema un vettore senza che cambi lo spazio generato dal sistema. Se invece un sistema di generatori è formato da vettori tra di loro linearmente indipendenti, nessun vettore del sistema è “inutile”, cioè eliminando un vettore qualsiasi il sistema non è più in grado di generare, come prima, l’intero spazio vettoriale. Un sistema di generatori di uno spazio vettoriale formato da vettori tra di loro linearmente indipendenti si dice base dello spazio vettoriale stesso. Due importanti teoremi relativi alle basi, che non dimostriamo, affermano che:
Tutte le basi di uno spazio vettoriale sono formate dallo stesso numero di vettori. Per esempio, tutte le basi di £$\mathbb{R}^2$£ sono formate da due vettori. Ciò significa che i sistemi di generatori di £$\mathbb{R}^2$£ formati da tre o più vettori non saranno mai basi di questo spazio vettoriale, mentre i sistemi di generatori formati da due vettori possono essere basi oppure no. In generale, per ogni spazio vettoriale £$V$£ esiste un numero £$n$£, che viene chiamato dimensione dello spazio vettoriale, tale per cui:
Consideriamo una base £$B = \left \{ \overrightarrow{u_1}, \overrightarrow{u_2}, \dots, \overrightarrow{u_n} \right \}$£ dello spazio vettoriale £$V$£, e consideriamo un qualsiasi vettore £$\overrightarrow{v}$£ dello spazio £$V$£.
Diciamo che gli scalari £$a_1, a_2, \dots, a_n$£ sono le componenti del vettore £$\overrightarrow{v}$£ rispetto alla base £$B$£ se la combinazione lineare (unica) che esprime il vettore stesso rispetto ai vettori della base £$B$£ utilizza questi scalari.
Le componenti di un qualsiasi vettore rispetto alla base di uno spazio vettoriale £$V$£ cui il vettore appartiene sono in numero uguale alla dimensione di £$V$£.
Se consideriamo uno spazio vettoriale cartesiano, di tipo £$\mathbb{R}^n$£, si dice base canonica la base formata dai vettori £$\left \{ \overrightarrow{e_1} = (1, 0, \dots, 0), \overrightarrow{e_2} = (0, 1, 0, \dots, 0), \dots, \overrightarrow{e_n} = (0, 0, \dots, 0, 1), \right \}$£.
In generale, le componenti di un vettore £$\overrightarrow{v}$£ di £$\mathbb{R}^n$£ rispetto alla base canonica sono quelle che abbiamo finora sempre utilizzato per esprimere un vettore nella forma £$\overrightarrow{v} = (v_1, v_2, \dots, v_n)$£, e corrispondono, dal punto di vista geometrico, alle componenti del vettore £$\overrightarrow{v}$£ rispetto agli assi cartesiani.
Il teorema del completamento della base afferma quanto segue: se abbiamo un insieme di vettori linearmente indipendenti £$\left \{ \overrightarrow{v}_1, \overrightarrow{v}_2, \dots, \overrightarrow{v}_m \right \}$£ di uno spazio vettoriale £$V$£, allora la dimensione di £$V$£ è uguale a £$n \geq m$£, ed esistono £$n-m$£ vettori £$\left\{ \overrightarrow{v}_{m+1}, \overrightarrow{v}_{m+2}, \ldots, \overrightarrow{v_n} \right\}$£ tali che l’insieme £$\left \{ \overrightarrow{v_1}, \overrightarrow{v_2}, \dots, \overrightarrow{v_n} \right \}$£ costituisce una base di £$V$£.
La sua dimostrazione costituisce anche un algoritmo per risolvere un esercizio molto frequente: costruire una base di uno spazio vettoriale a partire da un insieme di vettori linearmente indipendenti appartenenti allo spazio stesso.
Dato un insieme di vettori linearmente indipendenti £$\left \{ \overrightarrow{v_1}, \overrightarrow{v_2}, \dots, \overrightarrow{v_m} \right \}$£ di uno spazio vettoriale £$V$£, possiamo aggiungervi una base nota di £$V$£ (ad esempio una base canonica, se £$V$£ è uno spazio cartesiano). Otteniamo così un insieme di vettori che sicuramente genera tutto lo spazio £$V$£, ma che potrebbe non essere una base di £$V$£.
Disponiamo allora i vettori dell’insieme in ordine, partendo da quelli dati inizialmente e terminando con la base nota aggiunta. Eliminiamo, partendo da sinistra, i vettori ottenibili come combinazioni lineari di vettori che figurano precedentemente nell’insieme ordinato. Dato che i primi £$m$£ vettori sono linearmente indipendenti, saranno eliminati soltanto alcuni dei vettori della base nota aggiunta. Al termine dell’operazione, avremo ottenuto un insieme di vettori linearmente indipendenti che generano l’intero spazio £$V$£, cioè una base di £$V$£.